martedì 26 novembre 2013

Saga della Spiaggia Atto II

Nel primo atto della Saga, ho cercato di mettere al centro del dibattito il sistema turistico in generale, per ora incentrato sul brigatista Bolkestein e le ricadute sulla monarchia sabbiosa, avanzando la proposta di incentrarlo sul nuovo arenile come motore principale. Parliamo e partiamo da Rimini, con la certezza si tratti di un problema più di carattere culturale che imprenditoriale. E' in atto una battaglia volutamente taroccata tra gli attuali occupatori, molti completamente diversi dagli originari, graziati da proroghe ancora da legittimare ed i ...cittadini, ignari o poco interessati alla vicenda. La questione dell'acqua pubblica è stata vissuta in maniera partecipativa completamente differente. Qualche furbetta ha scalato l'olimpo della Giunta salendo sul carro dei vincitori,  ma non sentiamo la sua voce in difesa di un arenile pubblico. Io metto la Spiaggia al centro del Sistema Turistico. Può sembrare una banale affermazione, ma solo chi conosce anche di striscio il problema, sa che è una affermazione quasi rivoluzionaria. Almeno dal punto di vista ambientale, imprenditoriale ed urbanistico. Non è poco. Se si pensa che il massimo espresso da Gnassi é Lungomare Pub. Il Nuovo Presidente della Camera di Commercio, eletto nel sempre più ristretto clubino che è il mondo imprenditoriale riminese, al netto dei falliti, ha ciccato clamorosamente la palla decisiva, calciando, fra l'altro, contro il suo partito di riferimento, quello che gli permette di parlare e vivere benissimo. Conoscendo lo spessore e l'audacia di Bugli, sorge un amletico dubbio. O il partito è talmente debole che può fare ormai quello che crede o...l'intervento sul Lungomare che vede, come tutte le vicende immobiliari, la Cna sempre presente, lo costringe ad una visione perfino contraria a.. Gnassi. Questo sarebbe niente, sia il Taglianastri che il Gemello Provinciale sembrano sul piede di partenza obbligata, con la 24 ore pronta sul comodino. Ma le sue affermazioni sulla vendita della parte "urbanizzata" dell'arenile hanno un sapore decisamente più eversivo, tanto che sorge il dubbio che nel Pidi facciano il gioco delle tre carte. Almeno una risulterà quella vincente. Bugli Salvatore non è catalogabile ad duo fortunato Petitti&Arlotti 36milaeuro, una sua affermazione ha peso in quel miscuglio di correnti di pensiero ed opere, quindi se non è stato un bisognino affermativo fuori dal vaso, si deve pensare che sotto o sopra il Lungomare ci sia qualcosa di più pesante ed alto. Non pensate ai soliti Grattacieli!!! La pretesa vendita di un pezzo di spiaggia è assurda oltre che smodatamente scandalosa. Per un attimo, entrando nella possibilità di eseguirla, mi piacerebbe sapere quale metodo verrà usato? Reti Gas? Un unico acquirente? Dovrebbe valere per i 7 mila chilometri nazionali, la fola melucciana che tutto verrà demandato alle Regioni serve per prendere tempo. Sa bene il padrone del Pd locale che la tentata vendita sarebbe un mero passaggio tra lo Stato ed i Bagnini/Chioschisti, impugnabile anche e solo dal sottoscritto scrivente, magari avvalendomi della consulenza del Biagini impropriamente Sdelegato ma contento. Una sostanziale cretinata, un polverone sollevato dal tarantino e pochi altri che pensano a leggi addomesticabili ad uso e consumo dei Signori della Sabbia. Ci sono anche timidi sondaggi che recitano come oltre il 60% degli italiani siano contrari alla vendita/svendita. Tenendo conto che il resto silenzioso conosce poco o niente del problema, sempre al netto delle 30 mila ipotetiche imprese che lucrano sul bene pubblico. Se poi emergesse che i beneficiari senza alcuna gara sarebbero i Signori della Sabbia la percentuale diventerebbe... bulgara. A questa pretesa va pure aggiunto che una volta proprietari delle infrastrutture, diventerebbero automaticamente i monopolisti del resto dell'arenile. E' impossibile gestire una spiaggia senza avere le relative strutture di supporto. Detta in termini pratici significa che il canone alla fine lo stabiliscono loro, anche un grillino duro e puro capirebbe che gli unici soggetti ammessi alla gara possono essere "solo" i futuri proprietari retrostanti. Ovviamente una volta che questa fascia diventasse di proprietà, ogni ipotesi di necessario rinnovamento di cui facevamo cenno nel primo capitolo, verrebbe spazzata. Già oggi si sente affermare che nessuno può entrare in casa..loro. Lasciamo perdere le solite litanie sui cinesi che vanno bene per il calcio, ma sulla sabbia gli occhi a mandorla hanno riflessi paurosi, mentre le centinaia di imprese già entrate in orbite mafiose sono un bene per l'economia. La tipicità dei bagnini va salvata come il mito di Zanza. A Rimini più dell'80% dei concessionari attuali svolgeva un altro lavoro, senza contare che le concessioni subaffittate raggiungono ormai il 50%. Non abbiamo mai visto nei passaggi di gestione segreti, la richiesta di curricula per garantire la famosa..tipicità. Ci vogliono migliaia, milioni di euro merkeliani per avere una zona o chiosco bar-ristorante, quelli che pagano 550 euro di canone demaniale e valgono almeno cento volte tanto, se riaffittati. A Riccione la proporzione diventa molto più esagerata. La faccio lunga su questi aspetti perchè aiutano a capire meglio di tanti pizzolantici discorsi di quali redditi stiamo parlando. Ci voglio mettere anche quì la solita pugnetta sulle quattro fotocopie locali. Possibile che nessuno di questi giornalisti abbia mai avuto desiderio di compilare una ricerca su questo aspetto inquietante della nostra realtà? Dicessero non possumus, li capirei, lo scrivo io che ambisco da sempre ad una zona ombreggiata. Ho un antico cipresso che mi aspetta ormai impaziente, come diceva il saggio..cinese: me ne hanno date ma gliene ho dette.