giovedì 28 novembre 2013

Il Destino di un...Cavaliere

Forza Italia lascia le larghe intese e passa all’opposizione. I capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani hanno formalizzato la svolta. La rottura si è consumata durante il voto di fiducia sul maxiemendamento alla legge di Stabilità. Il Governo N entra in una nuova fase politica, con un alibi in più per continuare il suo immobilismo, rotto da qualche balbettante iniziativa. Nella sede ufficiale del Governo un piccolo sgabuzzino al Quirinale, si respira ottimismo, riescono a durare un altro pò tutti e Due. La maggioranza che sostiene l’esecutivo sarà ridotta nei numeri ma politicamente più forte, l'ingresso dei traditori l'ha resa più coesa. I piddini possono raccontarsi che non sono più con Berlusconi e...Simone Bertozzi può respirare. Silvio Berlusconi si è sfilato dalla maggioranza poche ore prima dal suo allontanamento dal Senato. E il particolare non è affatto irrilevante: Palazzo Madama ha votato la decadenza del leader di una nuova opposizione, con tutte le valenze simboliche che ne conseguono. È evidente che il Cavaliere punta tutto su un rapido ritorno alle urne. L’ex premier prepara un’offensiva mediatica, tra poche ore tornerà ospite di Porta a Porta. Ha organizzato la prima manifestazione casalinga di fronte al suo Palazzo Grazioli, residenza probabile dei prossimi mesi per adempiere ai servizi sociali, come non bastassero la Pascale e Dudù. Ma se l’Italia tornerà presto al voto, potrà incrementare il vantaggio che i suoi sondaggi già attribuiscono al centrodestra. Cambiano i punti di riferimento di Enrico Letta. Le minacce del Cavaliere lasciano posto alle più timide richieste di Angelino Alfano. Insomma per farla breve parlando di un governo illegittimo sul piano elettorale, si torna ad una sorta di monocolore democratico con una pennellata di giuda che impreziosiscono il ritratto. Rispetto a pochi mesi fa il potere contrattuale di Alfano è visibilmente ridotto. I trenta senatori fedeli all’ex segretario Pdl decisivi per conservare la maggioranza a Palazzo Madama, saranno ricompensati dal prodigo Letta con una abbuffata. Presto arriveranno anche i resti della Lega. Questo è il mestiere più facile per un democristiano, esprimono il meglio in questi cencelliani compiti. Qualcuno si ricorda di andare a votare per le primarie meno attese? Il rottamato Renzi ci ha fatto sapere che la sua pazienza è finita, provi andare in piazza per vedere quanta ne possiede ancora la gente. L'unico che affronta ancora il giudizio dei cittadini è Beppe Grillo. Noi ci saremo