domenica 9 marzo 2014

Archeologia Culturale

Può essere più o meno simpatica la Lella Costa ma sul suo verace femminismo non ci sono discussioni. Ha il merito di esprimerlo sempre in termini intelligenti, tanto per fare un esempio, non è la Boschi. Nove sottosegretari donne e 35 sottosegretari uomini? Come è possibile non capire che le otto ministre erano soltanto una operazione di facciata? Così si è espressa intervistata dalla sodale Annunziata. Non poteva dire di più sulla ammiraglia informativa che è riuscita a supportare Monti e Letta ed oggi deve dire che Renzi ha gli occhi belli e saltella con i bambini. L'attrice Lella Costa, storica femminista, non contiene l'indignazione. Intervistata alla vigilia dell'8 marzo, la festa sputtanata anche dalle veline del governo, le vincitrici del tanga migliore. E' ancora utile? Uno spreco di mimose comprate ai semafori all'ultimo momento per condonare reciproche scorrettezze sentimentali. Non è più nemmeno l'unica data nella quale le donne potevano uscire di casa senza bugie. Basta con questa ipocrisia che parte dal pompaggio del politico più drogato dalla stampa e propaganda, segnale di una debolezza che i predecessori non avevano. Ambedue forti sul piano personale e professionale. Qual'è il curriculum di Fonzie? Forse la Ruota della Fortuna, un perfetto gemello eterozigote di Gnassi. Stessa impostazione culturale, stesse vacanze dai temi e problemi stesso bignami improvvisato sulle cose. Sono riusciti a scrivere che a Bruxelles ha battuto i pugni sul tavolo. Non avevo mai visto un premier di centrosinistra che accusa i predecessori di avergli lasciato i conti..truccati. Sono ridotti al mercato elettorale berlusconiano. Hanno la fortuna di trovare il combustibile per alimentare il governo nel senato pentastellato. Sono riusciti a rendere politicamente accettabile una disgustosa diaspora a diaria piena. Un Gruppo Ds + undici poveracci consolabili con ventimila euro al mese. Più resistono più guadagnano. Se mi raccontate che queste cose succedono solo in certe latitudini politiche m'incazzo. C'è qualche pizzarotto locale che mi vuole consegnare una giustificazione credibile? Se ti respingono le dimissioni le riconcedi e vai a casa a trovarti il lavoro che ti era stato ingiustamente regalato. Il Movimento a Rimini è diventato senza grandi sforzi, usando serietà comportamentale, l'unica forza d'opposizione, in attesa di arrivare al governo. Troverà buchi da risanare, cose da concludere e tanto altro ancora da fare. Compito difficile, ma Rimini è la nostra città. Se non siete dei Cuoricini Infranti mi darete ragione.

P.S.
La Petitti ed il pari diaria Arlotti sono riusciti a farsi sgridare da Pizzolante. Fate come in Parlamento... state zitti.