martedì 18 marzo 2014

Hera e la Provincia

Per vecchia consuetudine, su certi argomenti aspettiamo sempre qualche giorno per dire la nostra. E' il caso delle esternazioni su Hera che eruttano dalla Provincia dal momento della sua dichiarata ma ritardata chiusura. Già la ..minaccia che fra poche settimane il commissario per le esequie politiche sarà Gnassi provoca fastidio. Sembra che l'ultima giacca a quadroni orribili, sia una prova funeraria. Voglio parlare delle dichiarazioni del Dott. Bulletti, Vice Presidente della Provincia. Non è la prima volta che attacca su questi temi dopo silenzi annosi e spiegabili solo con la relativa dimestichezza con questi temi. Una persona di valore indiscutibile chiamata  a svolgere il lavoro sbagliato. Non vale il concetto che se lo ha fatto Ravaioli, si debba proseguire nell'errore. Anche Vitali quando gli hanno consegnato lo sfratto ha polemizzato in ordine di comparizione con: Errani, Hera, Pd. Sono la stessa cosa. Le affermazioni di Bulletti sono condivisibili, ma fuori tempo, quasi prescritte nel loro colpevole ritardo. Affermo che le poteva/doveva dire prima, però le sostengo, da quasi sempre. Hera non si è solo trasformata in monopolizzatore, per cui è stata condannata, ma è la figura monopolista più facile da condannare. Attenzione Dottore, i fili che si toccano sono di quelli pericolosi, non è come polemizzare con il Taglianastri diventato ormai una....stancante. Quando si usa il termine "poteri forti" riferiti ai capomastri falliti dell'edilizia riminese, significa non avere capito il concetto. Guardate che fine hanno fatto? Sarebbero fatti loro se non avessero trascinato dietro i loro libri in tribunale, un mondo di lavoratori ed artigiani. Erano la faccia della speculazione facile, comperavi a dieci, rivendevi immediatamente a cento, un giochino che a Rimini ha funzionato...quasi sempre, con l'aiuto determinante della politica. Un moltiplicatore tanto cretino che tutti lo hanno usato, perfino per Palas e Fiera, ma quelli sono debiti nostri. Avrà notato che lo spazio che le quattro fotocopie tutte alimentate in questi anni a cemento è stato infimo a... caldo, niente dopo. Non mi piace la ripetizione dei concetti, segnalo solo lo stato comatoso-omertoso dell'informazione politica nella nostra città. Non riesce neppure a prendere posizione su una cosa su cui siamo tutti d'accordo. Si potrebbe iniziare con semplici interrogazioni al Sindaco, quando trova la giacca, chiedendo cosa ne pensa, allegandogli l'articolo o magari rileggendolo così capisce anche SchettinoAgosta. Dovrà dire cosa intende fare con il contratto di Hera che ormai è in scadenza. Siamo nelle mani e nelle bollette di un mostro che doveva nascere per rendere servizi migliori a costi inferiori. Il risultato è un inceneritore che ..tumora da noi e brucia per gli altri.