martedì 25 marzo 2014

I Peggiori Anni

Tra due settimane, ci saranno le primarie per nominare i candidati al rinnovo del Consiglio Superiore della Magistratura. La campagna elettorale è in corso, tra spamming, aperitivi e comizi nei vari tribunali, in perfetto politically style. La battaglia si svolge senza esclusione di colpi e memoriali. Tre le correnti in campo: Unicost, la Democrazia Cristiana delle toghe, Magistratura Indipendente centrodestra e Area, zona di centrosinistra. Ci sarebbe poi il comitato Altra Proposta che si oppone a tutte le correnti, una sorta di M2S della magistratura, ancora molto debole. Non sono arrivati all'autolesionismo. Si potrebbe definire il momento come un transito da Mani a Toghe.. Pulite. Sono passati solo venti anni, il tempo che a Rimini impiegano a capire se un ponte crolla, dal culmine dell'orgasmo giudiziario rappresentato dalla lunga stagione di Tangentopoli, quando per pochissimo non venne eletto Di Pietro come Presidente della Repubblica. Ci è andata bene oppure peggio? Si potrebbe dire usando un paraculismo letterario che la magistratura italiana vive uno dei momenti più difficili della sua storia, spaccata tra le correnti, mal digerita agli occhi dell’opinione pubblica per la lungaggine dei processi e per i costi, in una guerra senza esclusione di colpi tra articoli sui giornali e persino indagini della stessa magistratura. Non a caso la diaspora ha il suo apice nella Procura milanese la fucina di santi ed eroi. Non si fanno prigionieri: Alfredo Robledo procuratore capo del pool contro i reati della pubblica amministrazione di Milano, ha denunciato al Csm il Capo della Procura Edmondo Bruti Liberati. Una bomba contro uno degli storici leader di Magistratura Democratica, ora confluita in Area, ma soprattutto contro Francesco Greco capo del pool per reati finanziari e protagonista proprio di Tangentopoli con l'ex pm Antonio Di Pietro. Non riassumo i contenuti dell'esposto che dovranno valutare i membri del Csm, per quella regola divina che sui magistrati indagano e processano altri colleghi magistrati. Al tribunale di Milano parlano già di guerra senza esclusioni di colpi. Il clima è irrespirabile. Quanto tempo e veline sono passate sotto i ponti da quegli stupendi momenti nei quali cronisti diventati famosi e giudici superstar emettevano giudizi e sentenze in piazza. Due partiti su tre distrutti ed annientati. Il terzo si è salvato, non parlava nessuno, dal momento che nessuno indagava. Penati viene giustamente prescritto. Il Psi di Bettino Craxi e la Dc di Arnaldo Forlani spariscono dall'album delle figurine. La giustizia civile italiana è la più lenta d’Europa dopo quella maltese e la prima per casi pendenti che attendono ancora una sentenza definitiva. È il risultato che emerge dal Quadro di valutazione Ue della giustizia 2014. Per finanziare il sistema giudiziario in Europa si spendono 57,4 euro pro capite, in Italia la spesa arriva a 73 euro, soltanto in Svizzera e nel Nord Europa si spende di più, per un sistema più snello che funziona meravigliosamente. La Boccassini ha detto che i giudici di provincia non capiscono nulla di mafia, basterebbe capissero di..Aeradria.

P.S.
Sui 73 euro i nostri amici avvocati hanno molto da ridire: per qualsiasi processino,
di tasse si spendono da alcune centinaia a molte migliaia di euro. Poi lo chiamano "contributo unificato"