sabato 29 marzo 2014

CS Giulia Sarti M5S

Il presente comunicato è per mettere in chiaro alcune cose sul mio mancato invito come relatrice al Consiglio Tematico avente come tema le Mafie in Riviera. Quello che mi ha dato dispiacere è che l'Amministrazione di Rimini non sia stata in grado, in questo caso, di discernere tra la mia appartenenza politica ed un obbiettivo che dovremmo avere in comune. Se fossi stata invitata come relatore non avrei sicuramente parlato del Movimento 5 stelle e delle sue proposte riguardo la criminalità organizzata e le sue sponde politiche. So bene che qualcuno avrà temuto che mi mettessi a parlare di Francantonio Genovese o delle infiltrazioni mafiose all'Expò 2015, ma la mia intenzione era diversa. Avrei voluto dare il mio contributo parlando delle proposte nate dalla Commissione di Inchiesta Antimafia a cui sono onorata di appartenere. Ci sono relazioni interessantissime e importantissime provenienti da commissioni governative, tra cui quella presieduta da Roberto Garofoli, su misure di prevenzione, gestione dei beni sequestrati, comuni sciolti per Mafia, riciclaggio e collaboratori di Giustizia. Mi sarebbe piaciuto dare conto a quel Consiglio della splendida relazione di Roberto Scarpinato nella missione di Palermo del 3 e 4 marzo in merito ai troppi benefici penitenziari applicati ai mafiosi e contenuti nei nostri codici, che rendono ineffettivo il principio di certezza della pena. Forse avrei potuto dare consigli utili per ciò che può fare un'Amministrazione locale oltre a tavoli di confronto e protocolli di legalità (ben conscia del fatto che qui a Rimini tante cose sono già state fatte e c'è la massima collaborazione da parte di tutte le autorità competenti) portando esempi di quei Comuni che hanno adottato altri efficaci strumenti. Ovviamente sarò felice di partecipare a tutte le iniziative che da qui in futuro si intraprenderanno, ma vorrei questa Amministrazione capisse che, quando si parla di temi così fondanti, non devono vedermi come parlamentare del M5S, ma piuttosto come membro delle due Commissioni che più si occupano di trovare soluzioni normative adeguate a contrastare la presenza delle mafie nel nostro Paese. Comunque come promesso ieri sera ero tra il pubblico ad ascoltare ed ho trovato che le idee della “circolarità delle informazioni” e cultura della legalità siano le vie maestre per combattere la battaglia contro le Mafie, ma trovo anche che una realtà locale, con tutte le sue peculiarità, non possa esimersi dal confrontarsi con quello che succede su tutto il territorio, come sia, nel contempo, suo diritto pretendere di essere assistita nella sua lotta da un Sistema Paese. Ho apprezzato anche l'esposizione delle 5 proposte del GAP, mi sarebbe piaciuto aggiungere che attualmente bisogna prestare attenzione al settore Terziario e soprattutto nella gestione dei Servizi. Un esempio eclatante è quello di Palermo dove si è scoperto che vi erano società riconducibili a Cosa Nostra, attive nella distribuzione del gas, del carburante e anche con le mani in pasta nelle rinnovabili. Ci sono anche altre battaglie che si combattono sul suolo nazionale. Come ha giustamente rilevato il Prefetto Palomba la carenza di forze di Polizia, compresa quella Tributaria, causata dalla Spending Review, è terreno fertile per la crescita del sottobosco criminale in Riviera e posso testimoniare che l'effetto è ascrivibile a tutto il Territorio. Di recente, proprio per queste difficoltà ho interrogato il Ministero sullo scioglimento del reparto di Polizia Postale di Rimini (in allegato). Ieri sera avevo chiesto di poter almeno portare il saluto ufficiale delle Commissioni che rappresento in modo da dare un segnale di continuità con il Parlamento, ma sembra non fosse nel protocollo e mi è stato negato.
 Giulia Sarti Movimento 5 Stelle