mercoledì 26 marzo 2014

Riccione Oggi

Forse mai come quest'anno la nostra Riccione è vicina all'avvicendamento nell'amministrazione comunale. La campagna elettorale che, tutto sommato, è propositiva e non denigratoria degli avversari, ha un solo ultimo paladino della critica tout court, un solo don chisciotte dell'offesa che si scaglia con periodicità certosina contro il M5S. E' lui o non è lui? Ceerrrrto che è lui: l'Alberto Nardelli nazionale. Ma, seppur sbeffeggiati, derisi e ridicolizzati, noi "discepoli del testimone di Genova" continuiamo cocciutamente a discutere coi cittadini dei loro problemi, insistiamo nel dare visibilità ai nostri progetti con 3 banchetti settimanali, proponiamo testardamente incontri pubblici su temi sociali, politici ed economici e ci incontriamo in locali pubblici concessi gratuitamente da cittadini sensibili e generosi in un gruppo che giorno dopo giorno trova empatia ed entusiasmo. Abbiamo questo pallino, siamo convinti che i cittadini premieranno chi propone e presenta progetti nuovi di democrazia partecipata e penalizzino chi, con metodi tipici della più antiquata e becera politica da prima repubblica, crede che i cittadini siano così ebeti da votare chi ha fatto della critica la propria tattica elettorale. Noi non crediamo in quel modo subdolo di fare politica come non crediamo più alle "ammucchiate" per far numero. I proclami di chi giurava e spergiurava su "noi corriamo da soli" hanno svelato che, in realtà, da soli corriamo solo noi del M5S. Volenti o nolenti così è la realtà partitico locale. Non basta un volto nuovo per ridare energia a un partito e, purtroppo, nemmeno un candidato di prestigio che merita ogni stima se costretto a turarsi il naso per essere competitivo. Nardelli nella sua foga di critica sterile e patologica dimostra di non avere gran interesse nel garantire, al suo candidato, in caso di ballottaggio, l'appoggio di chi ha combattuto battaglie importanti insieme. Irrisi, sbeffeggiati e insultati quotidianamente, i grillini, uno per uno sapranno bene se dimenticare e gettarsi alle spalle tutto o astenersi dalla tornata del ballottaggio. Ma credo che Nardelli non possa nemmeno trarre spunto da quest'ultimo errore tattico per scagliarsi contro chi, suo malgrado, non possiede la sagacia e la cultura del tuttologo, perchè i riccionesi sapranno riconoscere il loro candidato in chi, con pacata determinazione, propone e non distrugge. Il M5S non ha come referenti la destra o la sinistra, ma i cittadini. 
daniele marzocchi