mercoledì 26 marzo 2014

Quattro Convenzioni

Da tempo, troppo, sostengo che a Rimini, tra i rapporti convenzionali non attuati ci sono Murri e Novarese ma anche la Cittadella dello Sport. E' arrivata alla ribalta giornalistica. A volere essere precisi, quasi pignoleschi rompiballe, c'è un'altra convenzione di cui nessuno parla o meglio racconta la metà della storia: il parcheggio di via Italo Flori. L'altro curioso pezzo, è il multipiano da costruire nell'area Scarpetti. Tutte "incompiute", con reazioni da parte degli appaltatori in alcuni casi davvero incomprensibili se non pensando che il loro referente è il Comune Gnassi. Un contratto, a tutte le latitudini, lasciando perdere quella milanese, la più pericolosa, di solito almeno assomiglia ad un..contratto. Modalità, tempi, pagamenti, fideiussioni sono materiale comune. Se non rispetti una delle clausole arriva la rescissione e richiesta di danni. Non ci risulta niente. Sarebbe uno dei Temi importanti per un Consiglio davvero...Tematico. Sono sicuro che anche questa volta ci sarebbe la fuga dalla...denuncia. Qualsiasi artigiano, fabbro, falegname, idraulico o muratore, sa bene che una volta stabilito un prezzo in un contratto, quello che si è impegnato a fare diventa un obbligo. Le regole sono queste, in caso di inadempienza la strada è quella giudiziaria previa informazione ai consiglieri, non quella di "amichevoli" rapporti con sindaco ed assessori. In altri termini la Città non può leggere sulle fotocopie di palazzo l'imprenditore che accusa il Comune di averlo "spennato" ed il Comune che ribalta le accuse. Non so come vengono assegnate le indagini a Rimini, ma questa ha davvero un altro paio di..calzetti. Non va bene, non è lecito, non può passare come fosse una delle migliaia di richieste di condono dimenticate. I riferimenti istituzionali a Rimini sono labili, alle volte mischiati tanto da apparire sfumati. Il Prefetto si sostituisce ai troppi latitanti, mentre la sicurezza sembra essere parola azzardata. Una delle troppe liste d'accompagno al Cuore di Gnassi, ha svolto una affollata assemblea con l'originale titolo della lotta all'abusivismo. Anche i barbieri, al lunedì, saprebbero come affrontare il fenomeno che da 30 anni assedia la nostra Città. La parte comica è che ormai lo possiamo ammirare solo da Torre Pedrera a Miramare. Una delle tante coreografiche feste ambulanti e viaggianti facenti parte del nostro calendario turistico. La strada maestra per queste Quattro Convenzioni è quella del Consiglio Comunale, altrimenti a pensare male ci azzecchi facilmente. Faccio un esempio pratico: Brasini per i campi di calcio ha parlato ai giornali di un fantomatico accordo per una consegna parziale. Non capisco cosa significhi questa parzialità, in ogni caso è una competenza del Consiglio od almeno un atto d'indirizzo, stiamo parlando di un patrimonio pubblico per quanto malandato. Anche in questo caso qual'è il migliore interesse dei cittadini? Non sono aspetti manichei, ma un elementare rispetto delle regole. Non si possono cambiare perchè l'imprenditore ci rimette. E le tante, troppe volte che ha lucrato? Il rivolgersi alla magistratura è una sconfitta, non può essere la Gualdi la vestale del corretto amministrare. I consiglieri eletti, magari avventatamente, dai cittadini devono rappresentare il bene civico anche se contrasta con gli interessi del... Pd. Se andate a vedere all'origine di queste strane convenzioni ci sono sempre i soliti attori politici... protagonisti.