mercoledì 24 dicembre 2014

Addio ripresa

Più sessantasei per cento. La crescita del made in Italy in Russia non conosce fine. Questo è un titolo del.. 2013, un pò enfatico ma sostanzialmente vero. Sul Fellini nonostante il Cda dell'inciucio che governava lo scalo e governa (?), ancora, la Città, atterravano torme di turisti, non tutti a 19 euro, il comarketing funzionava. Non ho mai capito (eufemismo) come mai se la siano presa tanto e solo con Aeradria. Quanto ci costa un encomiabile "congressista"? Avete mai provato magari aiutati dai vostri cellulari a fare una semplice divisione. I 130 milioni di debiti del Palas divisi per i due/tre... che entrano. Vi accorgerete che Masini&C erano dei veri imprenditori. Un anno dopo tutti i quotidiani, anche il Carlino, parlano delle ferite delle aziende italiane, in tutti i comparti, che si rapportano con la Federazione russa. Tra un anno i titoli saranno decisamente più drammatici. Obama ci ha costretto alla guerra, il suo Pil elettorale, pur taroccato, ha ripreso a correre. Il nostro, perfino il grembiulino di Padoan lo prevede, se va bene, uguale all'attuale e come quello degli otto anni precedenti. Abbiamo approvato le sanzioni per lo shale gas di "Grandi Orecchie". Misure più stupide e masochiste non ci potevano essere. Un rapporto diretto, amichevole con doveroso interscambio era la naturale politica della Ue. Abbiamo inventato e foraggiato i nazisti buoni con i democratici dipinti di arancione, aiutato paesi baltici che ci sono costati più di Mare Nostrum ed alla fine ci presentiamo al popolo italiano con una perdita finanziaria secca di quasi due miliardi. Ragionamento troppo difficile per menti con sole 5 Stelle? Vedo con piacere che qualcuna (Sonia Toni) ogni tanto si avventura sull'argomento. Molto più difficile dell'urlare contro la casta, addobbarsi con duri ed alle volte spiritosi cartelli. Non può essere questa la modalità della politica. Coreografia, alle volte necessaria, come le nuvolette nei fumetti. Todos somos americanos, ha sancito la normalizzazione dei rapporti tra Usa e Cuba, dopo 50 anni di sanzioni che il presidente Obama ha definito semplicemente inefficaci. Cuba è stata la fotografia di una politica estera americana che ha registrato una serie quasi ininterrotta di fallimenti. Non è vero che i repubblicani siano più interventisti dei presunti democratici. Dipende dalle decisioni, desideri, volontà delle lobbies del momento. Dal Vietnam in sù, non hanno imparato niente o quasi. Le ultime imprese in Irak ed Afghanistan sono da manuale dei perfetti idioti, ma in numerosa compagnia. L'Italia c'è sempre ma non lo dice. La costituzione di Benigni lo vieterebbe.