venerdì 19 dicembre 2014

Industriali a Rimini

Se anche gli industriali hanno cambiato idea sul Trc è la prova indiziaria che questa infrastruttura difficilmente potrà essere completata. Grazie all'azione feroce del M5S di Riccione...(scherzavo). L'ultima riunione del Coordinamento è stata un Gnassi contro tutti. Devo dire che la strategia del Comune di Riccione si è spostata dalla guerra alla guerriglia. Alcune situazioni urbanistiche ed ambientali sono di una gravità assoluta. Il progetto" rifatto" dall'Ing. Dalprato, per la fretta, ha partorito alcuni aspetti almeno discutibili nella loro incompletezza. Rimane poi sempre la spada del chi paga x chi. Un ginepraio dal quale faranno fatica ad uscire indenni. Si sta incartando l'opera iniziata solo per paura di una Corte dei Conti. Sembra siano gli unici giudici a decidere. Concessa credibilità alla mia impostazione, rimane sempre il quesito del come ne escono. Non possono affermare che avevano scherzato e chiudere la baracca con i troppi burattini. Il Pd si trincera ancora dietro al fragile paravento: o si va avanti (ma come?) oppure sarà costretto a chiedere i danni al..Pd. L'idea a mio avviso più seria o disperata, sarebbe utilizzare questo tracciato per un terzo binario da portare possibilmente fino a Cattolica. Fare viaggiare treni leggeri metropolitani, regolamentati sul percorso da blocchi automatici. Una scelta che tanti anni fa Rifondazione, nell'unico scatto di pensiero, adombrò per il Trc. Si potrebbe rimodulare il tracciato evitando lo scempio dell'attraversamento di Riccione on Ice, non essendo più necessaria la fascia di rispetto. So bene che giocare al buttiamo via tutto è cosa più semplice, elettoralmente pagante. Proviamo a pensare che con questo sistema si raddoppia l'utenza, specie d'estate, per la Stazione di Rimini. Significa potere spingere sul versante dell'alta velocità, che diventerebbe un servizio per tutta la costa. La dorsale della città metropolitana per mettere in rete i servizi pubblici e turistici, evitando la sempre più probabile chiusura di strutture come Fiera e Palas. Qualcuno mi dirà che queste strategie erano..del Trc. In realtà le differenze sono tante: prima di tutto la velocità media 70/80 km all'ora contro quella del Trc tra i 20/ 25. Significa che Cattolica dista dalla Fiera meno di 20 minuti contro l'ora abbondante del Phileas (?) di Gnassi. Ovviamente le fermate intermedie dovrebbero essere 4/5: Misano, Riccione Stazione, Marano, Rivazzurra. Semplificato il tracciato e ridotti i tempi, va pure considerato un inserimento nel tracciato ferroviario della linea per Ravenna. In futuro si può pensare di allungare anche la linea verso bologna. Dalla fermata Fiera (da aprire a tutti) fino a Santarcangelo. Sarebbe utile che gli industriali rimasti invece di giocare a fare gli urbanisti, come fossero albergatori alla Ermeti, provassero a predisporre un progetto di fattibilità. Queste sono le cose che il nostro territorio ha bisogno, non altro cemento sul Lungomare. Meglio perfino la ciclabile di Gnassi.
 P.S. Se fossi un Delegato all'urbanistica non dico Sindaco, per quello è pronto il nostro Cancelliere, proverei ad instaurare un discorso con RFI. In fondo siamo sempre in ambiti renziani. Ho pronto anche il nome del Commissario...Renzi però Gioenzo.