martedì 23 dicembre 2014
Il Patto per la Città
Sindaco Gnassi, il Patto per la Città si stipula con gli elettori, non con gruppi di potere, si chiamino, ironicamente, industriali od anche sindacati. Per farmi capire meglio basterebbe che dicessi..Aeradria. Dentro ci sono tutti, ma liberi e belli come il primo e famoso trans riminese. Gli esempi di patti dell'inciucio in questa città sono ormai una decina. L'ultimo, datato quindici anni fa, si chiama Agenzia della Mobilità su debito. La vera causa del disastro che si è abbattuto sulla Città risiede nella mancanza di programmi e sperpero di danaro pubblico, preferendo per non dare fastidio a nessuno, le molto facili varianti ad personam o società. Si preferisce parlare di case di vetro, parchi bucolici, asili al posto del consiglio ed altre amenità festaiole. Una assenza strategica che la crisi rende ancora più urgente. Si sta sfasciando il tessuto sociale che era uno dei collanti della nostra comunità. Entrano tutti per depredare case e futuro. Vi mascherate nel vostro perenne carnevale con feste e civivo. Dovrei parlare di un Piano Strutturale inesistente? Quello che ha adottato Melucci con la complicità sempre silenziosa di Biagini è uno scherzo urbanistico. Una coperta messa per nascondere le decine di varianti last minute approvate allo scadere della passata amministrazione. Tutte regolarmente concordate con la presunta opposizione.. ciellina. Sindaco Gnassi lo dovevi sapere, non eri in vacanza, ma il Federale del Partito. Perchè non lo portate alle logiche conclusioni? Vi trastullate tra finto proibizionismo cementificatore che dovrebbe valere per tutti eccetto Cagnoni e velleità vecchio stampo sul Lungomare. L'area più pregiata ed intonsa rimasta. Qualche "giapponese" rimasto ancora nella giungla dei mattoni, pensa vi possa ancora essere la possibilità di lucrare su quelle aree. Ci sono decine di argomentazioni "strutturali" da affrontare. Penso ad esempio alla macchina comunale, con lo stesso numero di dipendenti in alcuni settori dove il lavoro non esiste più da anni. Le rappresentanze economiche e categoriali, ma anche socioculturali impostate sull'interesse generale non dei clubini storici. Volendo rimanere sul "tuo" Lungomare, motivo delle recenti polemiche, la prima e doverosa "smitizzazione" è che il Sindaco abbia portato "a casa" le aree interessate. La prova regina è che la Tosi a Riccione senza incazzarsi con i funzionari ministeriali si è ..trovata proprietaria delle aree demaniali riccionesi. Tutto per effetto del Decreto del Fare, baciare, lettera e testamento, senza neppure saperlo. Perchè tiri fuori sempre il famoso Triangolone degli affetti? La situazione è tutta diversa rispetto alla fascia lunga una decina di chilometri. L'unico aspetto che le accumuna è, tanto per cambiare, la totale assenza di pianificazione urbanistica. Il Triangolone amoroso è tutt'ora disciplinato dalla variante urbanistica del 75 dove si parlava di Pgs tur. L'unico provvedimento come premessa pianificatrice, come mi è già capitato di affermare, sono purtroppo i Project di Melucci, i famigerati Grattacieli che hai eliminato per fare posto al Progetto del Consorzio. Mi dicono che la Coop7 aggiudicataria del Bando apposito, attraverso il curatore abbia chiesto i danni per la mancata assegnazione. C'è un altro ex potente personaggio nella stessa situazione. Significa che se si vuole tornare indietro si pagano i ..danni. Ma questo è un argomento nel quale rasentate il professionismo. Fatti non chiacchiere, che vanno equamente suddivisi fra tutti i consiglieri comunali che andranno ad avallare la decisione. La riqualificazione del Triangolone promessa è solo una ridicola bugia. Qualsiasi tecnico, perfino un assessore sa che in una "zona bianca" per arrivare al rilascio di un permesso di costruire, solo per i tempi tecnici servono almeno due anni. I problemi non finiscono con questa istantanea. Il passaggio dallo Stato al Comune, ancora non esiste, non si sa come e quando si svolgerà. Rimane, per dirla alla riminese da Palata che il rendering fatto sviluppare per le fotocopie locali non"regge" non sta in piedi dal punto di vista finanziario ed imprenditoriale. I primi a saperlo dovrebbero essere i signori del Consorzio. Partendo dalle tre/quattro veline continuate a fare finta di niente. Le lettere spedite incautamente sono un pallido ricordo, puoi tranquillamente spedire anche quella di Capodanno piena di promesse inevase come le altre.Tanto a Rimini non succede niente. Padroni dell'Italia e della Città. I negozianti del centro ed anche gli..ambulanti ti ringraziano. I saldi loro li hanno iniziati a ferragosto con l'altro "pienone" della Rinaldis. Il nostro idolo prefettizio dovrebbe compiere una operazione necessaria: darci finalmente un Sindaco. Noi il nome lo abbiamo. Abbiamo paura che Magrini con la sua forza ce lo bruci.