sabato 13 dicembre 2014

I giorni dello scandalo

Sono i giorni dello scandalo romano. Un pò di pazienza, le indagini solo nel caso di auspicate confessioni, portano a conclusioni definitive e certe. Vale per i delitti orrendi come per gli scandali in tutte le città nelle quali si (vuole) accertare. Interessano più le ragioni delle indagini che le conclusioni. I protagonisti sono persone note a tutti comprese le forze dell'ordine da qualche decennio. Possibile che a nessuno sia mai venuto il sospetto di vedere cosa ci fosse sotto e dietro? Sembriamo un paese di ingenue e candide verginelle. Il procuratore di turno, diventa l'angelo vendicatore. Tra il dire ed il fare i processi passano anni e verità che non coincidono o si trasformano in niente. Con il sistema processuale italiano mettere nello stesso calderone qualche centinaio di indagati serve per non arrivare a nessuna conclusione. Stiamo parlando in questo caso di cittadini che hanno notevoli mezzi a disposizione, i tre gradi del processo li percorreranno tutti. Esito prevedibile tra almeno quindici anni. Ho un'aspettativa di vita anche più lunga, ma non è la cosa che mi interessa di più vedere come finisce. Lo so adesso. L'informazione italiana fa davvero schifo, rimane solo il mondo dei social. Due realtà completamente diverse. Radio, televisioni, giornali sono un granitico renzismo. Siamo arrivati a dosi e peana di Pittibimbo da fare impallidire i coreani del nord, gli altri meglio lasciarli stare. Il distacco tra i cittadini e la politica sta diventando un abisso invalicabile. Credo che la strategia del renzismo oggi giochi su questo fattore. Meno votano più prende. E' un semplice calcolo matematico senza usare la statistica. Da una parte gli assistiti per quanto meno del passato, dall'altra i milioni di cittadini senza nessuna rete di protezione, tanto meno futuro. Una partita ormai chiara nei suoi confini, è solo questione di tempo. Sono ormai nove anni che siamo in recessione e perfino in deflazione. Un mix che disastra i paesi che hanno avuto la sfortuna di attraversare le due nefaste fasi in contemporanea. La Grecia è il quadro da guardare. Quando erano uscite le prime notizie sembrava una realtà ancora distante. Noi ce la facciamo, gridavano Monti, Letta ed il fischiettante Pittibimbo. Il più pericoloso, ci vuole fare morire di..battute e per i più riottosi un funerale accompagnati dalle veline. Vuoi mettere avere una Boschi che piange per te. Il Movimento le ha scelte anche brutte, due no.