sabato 20 dicembre 2014

Appesi (per le palle) al petrolio

Partiamo da una constatazione: l'articolo del Cancelliere del 17 dicembre ha sollevato un vespaio. Soprattutto perchè lo abbiamo indicato come prossimo Sindaco ed è stato scritto il giorno "prima" del discorso di Putin, eppure sembra ricalcarne alcuni contenuti. La Cia è avvisata. Abbiamo chiesto all'interessato perchè, ci ha risposto che è facilissimo per chi conosce storia e mentalità degli Imperi, specialmente quelli del Bene. A questo punto gli abbiamo chiesto qualcosa sull'Italia. La risposta ci ha lasciato interdetti. Ci ha informato che negli ultimi due giorni, il petrolio è risalito del 10%. Perchè? La sua spiegazione è semplice anche se comprende tantissime variabili che spiegate da lui sembrano semplicissime, ma che preferiamo omettere non essendo in grado di riportarle tutte. Limitiamoci alla questione più semplice: il prezzo sale perchè il colpo da Ko tentato da Obama per ora è fallito ed i Sauditi non intendono perderci ancora. I complici di "orecchie eoliche" non vogliono più rimettere una parte importante dei lussuosi guadagni. Tutto a posto? Assolutamente no! Il prezzo del petrolio risale perchè, lo si voglia o no, sono gli Stati Uniti che lo fanno, involontariamente, risalire con la Risoluzione 758 votata dal Congresso, che in quel momento sembrava il parlamento italiano. E' stata votata dai tre (!!) membri presenti. Eppure è una dichiarazione di guerra. Quando c'è la guerra i prezzi salgono. Cosa c'entra l'Italia? Molto. Tutta la Legge di Stabilità è stata costruita sul presupposto del petrolio a 60 dollari al barile. Se la tendenza di questi ultimi giorni dovesse confermarsi, bisognerebbe, non potendo "fucilare" Renzi e Padoan, riscrivere la Legge. La prossima settimana ci dirà qualcosa di più. Il Cancelliere è convinto che entro poco le ostilità sull'Ucraina e soprattutto Crimea ricominceranno in grande stile. La Risoluzione 758, non è altro che un semaforo verde dato dall'Impero del Bene ai "nazisti" naturalmente "buoni" di Kiev, di ricominciare la guerra. Questa volta tra i danni collaterali ci sarà ancora una volta l'Europa e l'Italia di Pittibimbo. Dobbiamo dire che al netto delle variabili abbiamo capito l'opinione del nostro collaboratore. Le dichiarazioni di un'ora fa del polacco Tusk ci confermano quanto il Canceliere ci ha detto questa mattina.