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Ci voleva la crisi per iniziare a parlare delle rotatorie sulla Strada Statale 72. Un paradosso giustificato dal fatto che erano in tanti ai tempi delle vacche grasse a pensare di aprire un'enorme centro di spesa dove bagnare il becco.
Già all'epoca di Andreotti si erano spesi miliardi di lire per progettazioni inventate, poi per decenni chi arrivava diceva la sua stronzata con le solite fotocopie pronte ad esaltarle.
Se un giornalista o qualcuno definibile politico, andasse a vedere il Piano Strategico della Mobilità, potrebbe scoprire che era tutto programmato, comprese le piste ciclabili di collegamento. Poi è iniziata l'era di Arlotti, abbiamo sperperato un capitale immobiliare pubblico in restyling del ca... . Il grande A Te Faz aveva promesso attraversamenti per Deviatore, Porto, perfino un ponte di barche. Ho letto che si è lamentato per avere passato il giorno del suo compleanno all'Assemblea del Pd di Renzi. Si può sempre consolare ai primi del mese quando passa a ritirare il misero stipendio. Prova a pensare Tiziano ai milioni di persone che non hanno nemmeno più gli anni da compiere. Le discussioni allora iniziavano con il semaforo di Don Benzi. L'incrocio e relativa rotatoria venivano trasferiti in adiacenza all'Ausa per collegare la via del Lupo direttamente con la SS.72. Lo stesso avveniva sul versante di via Baratona ed impianti Hera. Con specifico sottovia ciclo pedonale che si doveva collegare alla pista ciclabile proveniente dal Parco Ausa e proseguire sul versante mare fino ai famosi campi sportivi.
La seconda rotatoria era prevista in corrispondenza dell'ex ristorante Il Pozzetto su via Baratona, utile anche per creare un dissuasore alle alte velocità che si realizzano nel rettilineo.
La terza rotatoria in corrispondenza dell'incrocio con la via Grottarossa da una parte e dall'altra una bretella di collegamento con la Montescudo la cui utilità spiegherò in seguito.
La quarta era prevista sull'incrocio con la strada di collegamento per Santarcangelo.
Onestamente non conosco la situazione nel comune di Coriano ma credo più o meno si tratti di fare altre tre o quattro rotatorie, con qualche razionalizzazione delle strade adiacenti.
Credo non servano 72 milioni, calcolando la media di 300.000 euro a rotatoria per otto arriviamo a tre milioni. Mettiamone come fanno a Roma altri tre o quattro per le opere... accessorie. al massimo arriviamo a sette e/o otto. Sarebbe inaccettabile che con i nostri soldi mettessimo a posto la strada anche per S.Marino. Ho fatto questo discorso sul risparmio sapendo che tra il dire e il fare, a Rimini in mezzo c'è il Lungomare.. meglio iniziare con uno stralcio per espletare le infrastrutture indicate.
Se poi avanzano dei soldi possiamo sempre organizzare qualche Festa dell'Ambulantato che non c'è più. O meglio spenderli per la viabilità, la grande sconosciuta a Rimini. Dopo 50 anni la Via Roma non è ancora ultimata. La Strada di Gronda indicata nell'Atto d'Indirizzo della Mobilità che inizia dall'incrocio con la Grotta Rossa arriva alla Via Varisco, permetterebbe di risolvere l'improprio incrocio con via Maceri e diminuire i flussi di traffico sulla costruenda rotatoria tra circonvallazione e statale. Una ristretta sintesi che permette di ritornare su uno dei grandi buchi nella programmazione tutta festaiola di Gnassi. Meglio un cartello Fila Dritto od una nuova strada? Tra l'uovo e la gallina lui ha preso un ..Lungomare.