sabato 13 dicembre 2014

Comunicato M5S Santarcangelo

Diamanti e monnezza, una Multiutility è per sempre?
Uscire dal patto di Sindacato con Hera, subito, non è un dettaglio , è una necessità. Al prossimo consiglio comunale del 18 dicembre si prenderà una decisione fondamentale per il futuro della nostra città, alcuni cercano di farla passare come un piccolo dettaglio insignificante, ma la realtà è ben diversa. Facciamo chiarezza: il patto di Sindacato è un accordo che vincola i comuni che vi aderiscono a non vendere le azioni di Hera oltre il 49% complessivo, in modo che il controllo della stessa (51%) rimanga in mano ‘pubblica’. Negli ultimi mesi già diversi comuni come Ferrara, Forlì e Coriano hanno rifiutato di rinnovare questo patto a nostro avviso scellerato. Attualmente a Santarcangelo il servizio i gestione rifiuti viene svolto proprio da Hera in regime di ‘prorogatio’ ed è in scadenza al 31 dicembre. Rinnovare il patto i Sindacato oggi, anche se solo per 6 mesi, vuol dire incatenarci ad essa e buttare via la chiave probabilmente per i prossimi 20 anni. Ricordiamo che l’approvazione di questo patto non porta nessun beneficio diretto o indiretto al comune, che col suo 0,22% di azioni non ha comunque nessun tipo di potere sulle decisioni che vengono prese, ma solo una sicura impossibilità di percorrere strade alternative cedendo l’azionariato, che ad oggi equivale a circa 3 milioni di Euro. E’ incredibile che ancora oggi ci si ostini a mantenere questo ente che negli anni ha sviluppato evidenti conflitti di interessi con gli inceneritori (che se non debitamente rifocillati creano perdite finanziarie consistenti), e che anche recentemente è stato sotto i fari della cronaca per i fatti della sede bolognese mai bonificata e per la costituzione del proprio consiglio di amministrazione fatta, ad avviso di alcuni, secondo regole non proprio di merito. E’ stata definita un ‘poltronificio’, è stata contestata per gli stipendi spropositati dei suoi dirigenti, e il fatto che ora stia cercando di ripulirsi l’immagine con la differenziata del vetro in centro, onestamente, non ci sembra sufficiente per eleggerla a partner eterno e indiscutibile. Ricordiamo che la Legge di Stabilità permette agli enti di usare liberamente i fondi pervenuti dalla cessione di quote delle società partecipate, e l’uso di questi fondi permetterebbe di valutare tutte le strade possibili. Anche in mancanza di alternative percorribili (ma ce ne sono, e di questo siamo più che certi), potrà se non altro permetterci di trattare Hera come un fornitore qualsiasi, imponendogli le regole da seguire, liberi dal ricatto della distribuzione dei dividenti e dalle logiche di partito. L’obbiettivo primario secondo il Movimento 5 Stelle è sicuramente quello di arrivare alla raccolta porta a porta spinta, ed ad una tariffazione puntuale, soluzione che ad oggi Hera non ci sembra abbia spinto particolarmente.