sabato 6 dicembre 2014

Solita Storia

Per ogni grande scandalo le fotocopie locali e nazionali hanno un format collaudato. Scelgono (prima) l'attore principale, naturalmente non piddino e per fare bingo anche inviso al Banana di governo, poi gli altri. Quante foto di Alemanno abbiano ingoiato, prima di arrivare al core business della storia romana, ripetibile, ripetuta in tante latitudini. Il Cecato è attore importante, ma non è decisivo, i veri cardini del sistema sono i funzionari "stabili" del Comune e dello Stato, gli altri sono comprimari, perfino i politici. Non parlo solo delle strutture più organizzate come le cooperative, giganti imprenditoriali non solo perchè avvantaggiati in tutti i rapporti ma perchè il resto della concorrenza..privata è sparita. Un particolare non irrilevante è la "presenza" davvero sconcertante dei controllori a vario titolo. Nei grandi scandali passa quasi inosservata, ma è una brutta costante il trovare rappresentanti delle forze dell'ordine. Non sono certo catalogabile tra i loro avversari. Dispiace, non sono mele marce, sono convinto che non vi sia un adeguato sistema di controllo interno sui controllori. Auspico, non da oggi, una rivoluzione del sistema vigente con la divisione assurda in almeno quattro...Forze, includendo la Guardia Costiera. Sono finiti i golpe alla Borghese, oggi siamo in comodato bombardante con i padroni amerikani per la sicurezza (loro) e con la Merkel per i troppi debiti contratti. Come puoi spiegare al mondo che uno come Carminati, da 30 anni protagonista di tutti i fatti di cronaca nera, veri o presunti, della Capitale potesse contare su una rete così vasta di amicizie. La conclusione per il normale cittadino sarà non votare o scegliere la Taverna. Leggevo oggi che "bisogna capire" come l’ex boss della banda della Magliana sia diventato negli ultimi dieci anni il Re di Roma. Il Nero, il capo della Cupola che controllava la Capitale dalle istituzioni fino ai campi nomadi, calciatori, stelle, stelline. Venerato, quasi come un dio. Protagonista «del mondo di mezzo», dove le istituzioni fanno accordi con la malavita, intoccabile, inafferrabile, capace di condizionare la politica, le istituzioni e persino le aziende di Stato. Nelle carte dell’inchiesta Mafia Capitale della procura capitolina che lo ha portato in carcere, Carminati dimostra di vantare conoscenze approfondite in due ambienti che hanno legami profondi con il tessuto dell’amministrazione giudiziaria e investigativa del nostro Paese. Le affettuose parole scambiate ed intercettate con due poliziotti sono "agghiaccianti". Gli forniscono informazioni sulle inchieste, soffiate, passaporti falsi per fuggire a Londra e persino cellulari rubati per depistare le indagini. E’ il revival del 2009 per il caso Marrazzo dove alcuni carabinieri della ormai nota Stazione Trionfale finirono coinvolti per ricatti hardcore, tra travestiti e cocaina, ai danni dell’ex governatore di centrosinistra del Lazio. La conferma è arrivata con l'Expò di Formigoni. Questa è la parte che sconcerta. La politica della seconda repubblica è l'inciucio. Uno scandalo continuo che sforna porcate locali. Non voglio fare paragoni ma leggere che il Sindaco Gnassi partecipa alle sedute spiritiche per l'Aeroporto mi rende cecato di..modesta rabbia.