lunedì 29 dicembre 2014

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Il caso degli allagamenti a Rimini è un esempio di come sia ridotta la politica. Invece di aprire un dibattito serio sul rischio idrogeologico, come denuncio da anni, con mezza città allagata dall'ultimo acquazzone, tutto si riduce al "caso" Gaiofana, pur grave e ripetuto, semplicemente perchè in questo caso è sorto un comitato per merito dell'unico grillino raziocinante per il freddo da teleriscaldamento. Quindi Villaggio del Sole, Santa Cristina, tutte le aree attorno a Covignano, parte del Centro e le tante altre zone, sono figlie di una Pioggia Minore? Il tema o il problema si chiama assenza di una politica degna del nome anche sputtanato. Un'amministrare almeno decente. Il black out è creato da una pseudo classe priva delle conoscenze sia per quanto riguarda l'arte, sia perchè completamente slegata dai territori. Volendo darne una immagine, si pensi ad un buio pesto, dove si accende la lampadina dell'ultimo comitato, un minuto dopo arrivano le falene delle fotocopie locali, poi le zanzare dei partiti ed infine i moscerini da FB dei mille piccoli protagonismi. Una analisi che si avvera proprio con il reiterato, annunciato allagamento della Gaiofana. La causa è il semplice mantenimento dei fossi..liberi. Un compito da CiViVo se avessero la casetta dei puffi pronta nella zona di Cardone. O ancora meglio un compito statutario del Consorzio di Bonifica se avessimo un sindaco o magari un delegato. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di concedere mandati od emettere ordinanze. All'epoca dei quartieri queste cose erano strasegnalate. Mancano i fossi interpoderali? Se qualcuno dopo avere frequentato e ripetuto le scuole dell'obbligo della politica fosse arrivato alle medie avrebbe fatto come a ..Ravenna. Il Consorzio dell'Area naturalmente Vasta ravennate progetta e realizza canali, centrali di pompaggio ed altri interventi milionari. Dado..Cardone, la Gaiofana non ha il Lungomare.