venerdì 29 maggio 2015

Rimini nel ricordo

Due parole all’amico Cesare Vercesi. Alcuni complimenti (graditi ma troppo gentili) dell’amico Cesare Vercesi ci inducono a una riflessione sulla nostra città. Vercesi che ha un’età simile alla nostra evidentemente ricorda quella che era Rimini ai tempi della sua e nostra giovinezza ma (e qui gli muoviamo un piccolo appunto) deve essere un bel po’ che non ci viene. Basterà dire che la nostra è una città totalmente in “vendesi” e “affittasi” e con un dopo cena a tasso alcolico elevatissimo. Tant’è che i pur “allineatissimi” giornali locali la mattina locandineggiano quasi solo accoltellamenti e stupri. A dir il vero fino all’anno scorso (o più esattamente per tutto il 2013) per diversi anni era diventata una “piccola capitale” del turismo russo. E questo l’aveva salvata da molti mali. Anche perché il “tipico” turista moscovita trapiantato in romagna (e a dir il vero un po’ snobbato dal riminese che oggi lo rimpiange) poteva non brillare sempre in raffinatezza, ma certamente era un buon cliente, nulla a che vedere con i gentiluomini di tutte le razze del mondo che oggi la frequentano prevalentemente dedicandosi allo spaccio e all’accattonaggio. Dall’anno scorso seguendo i dictat di Bruxelles e Washington comunque i Russi sono stati allontanati presumibilmente per sempre e dovrebbero essere sostituiti (stando ai giornali locali) da valanghe di turisti cinesi che chissà poi perché farebbero la fila per venirsi a sposare a Rimini!!! Commento della mia segretaria “ma che schifo!”. Schifo, non per i cinesi ovviamente ma per l’insulsaggine della notizia che francamente brilla di viva luce anche in un quadro veramente pietoso. Tornando alla guerra ormai in essere contro la Russia, l’ultimo fuoco d’artificio è stato lo scandalo FIFA. La cosa era nell’aria da almeno un anno da quando Londra aveva chiesto il trasferimento a sé della manifestazione, ma ha suscitato qualche perplessità persino in qualche giornale italiano abituato come i commensali di Don Rodrigo a dire sempre si dalla minestra al dolce e a tenere la rigorosa posizione a 90 gradi, soprattutto a causa della dichiarazione del vicepresidente FIFA Johanson che poche ore dopo lo scoppio dello “scandalo” ha annunciato il trasferimento dei mondiali da Mosca … a Londra (ma guarda che caso!). Dopo poche ore è arrivato il solito senatore Mc Cain che ha accusato Blatter di tutte le nefandezze possibili e in primo luogo quella di avere visitato recentemente Mosca. Ormai il duo anglosassone Washington Londra e i minus vassalli dell’Unione Europea non si tengono più e persino qualche commentatore pur pagato con danaro americano comincia a sentirsi in imbarazzo. Niente di grave! A Blatter tutto sommato è andata bene se si pensa a quello che è successo all’amministratore delegato della Total che sosteneva anch’esso posizioni “eretiche”. Blatter almeno la pelle l’ha salvata. Comunque caro Vercesi fai un salto a Rimini, rimarrai deluso ma almeno potrai consolarti con i ricordi. Come facciamo noi. 

Behemot