giovedì 28 maggio 2015

Giugno

I nostri lettori sanno che il Cancelliere ha sempre detto che il mese di giugno è un mese pericoloso per la Russia. Il 22 giugno del 1941 iniziò l’ “operazione Barbarossa”. Il 23 giugno del 1812 Napoleone attraversò il Niemen. Quest’anno, giugno si preannunciava pessimo ed è arrivato, quanto ad aggressioni, con qualche giorno di anticipo. Ieri infatti la FIFA ha messo sotto inchiesta l’assegnazione degli ultimi mondiali su richiesta, guarda guarda…, americana. Ciò con grande spreco di “effetti speciali mediatici” (per farsi il quadro dei quali basta leggere i giornali italiani che inneggiano alla moralizzazione !!!). Le conclusioni sono già state tratte. I delegati hanno votato “corrotti” e quindi le ultime due assegnazioni: 2018 (Russia), 2022 (Qatar), saranno annullate. Lo ha detto tre ore dopo la diffusione della notizia, il Vice-Presidente della Fifa Johannson. Guarda caso uno svedese e, guarda caso, quello che già nel 2014 aveva chiesto la revoca dei Mondiali a Mosca (allora definito “Stato Aggressore”) e l’assegnazione all’Inghilterra, la quale, per inciso, ne ha grande bisogno per l’utilizzo dei mega impianti costruiti per le Olimpiadi 2012 e ammortizzati non troppo bene. E’ ovvio quindi che la manovra “calcistica” non ha niente a che vedere con lo sport (ammesso che il calcio "televisivo" lo sia…), ma moltissimo con la politica e la guerra tra l’Impero del Bene coi suoi vassalli e la Russia di Putin. Non a caso, lo stesso Johannson ha detto che, mentre i Mondiali del 2018 verranno trasferiti a Londra, quelli del 2022 saranno “riassegnati” dopo nuova “regolare” votazione. Vuoi scommettere che la nuova “regolare” votazione riconfermerà il Qatar alleato di ferro di U.S.A. e U.K.? Tornando a giugno, i fronti che possono aprirsi sono innumerevoli, e i nostri lettori li conoscono tutti: l’enclave di Kaliningrad, la Transnistria, e il solito fronte ucraino, oltre alla Macedonia con l’UCK e il Caucaso con i guerriglieri salafiti armati dagli americani. Solo per citarne alcuni. Bruttissima storia per Putin, che avrà un mese di fuoco, come minimo. Diamo per scontato, ovviamente, le cosiddette “guerre ibride”: manipolazione prezzi petrolio, manipolazione cambi e incidenti vari a personaggi non allineati all’Impero del Bene. Quanto all’Italia, almeno per questo, possiamo stare tranquilli in quanto più “allineato” di Renzi non c’è nessuno.
 Woland