sabato 23 maggio 2015

La più ricca d'Italia

Se scrivi Maria Franca Fissolo, sono pochi, se non i fortunatissimi eredi a conoscerla. Eppure Forbes la rivista di Equitalia, l'ha inserita al primo posto tra le donne più ricche del Paese. Veronica Lario non si è offesa e non ha scritto a Repubblica. Scampato il pericolo letterario occorre rivelare per quale ragione la Signora ha superato il gradevole traguardo. Basta aggiungere al cognome un Ferrero Nutella e come per incanto puoi mostrare, urbi et orbi, come dice Tinazzo, il più simpatico teologo grillino, un patrimonio di 24 miliardi però in miseri dollari. La colpa è di Nanni Moretti che ha sponsorizzato il barattolo più famoso al mondo. In Italia, l'1% della popolazione detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta, definita come la somma degli asset finanziari e non finanziari, meno le passività. Il 40% detiene solo il 4,9%. Sono tutti dati che l'Ocse ha prodotto prima degli 80 euro di mancia elettorale, destinati a rivoluzionare il panorama ricchi e poveri. Sempre la stessa fonte ha pubblicato una notizia incredibile: tra il 2007 e 2011 i poveri sono diventati più riconoscibilmente poveri mentre i ricchi sono rimasti inspiegabilmente ..più ricchi. La ricchezza nazionale netta, dice ancora l'organizzazione parigina, in Italia è distribuita in modo molto disomogeneo, con una concentrazione particolarmente marcata verso l'alto. Il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza e il 20% appena al di sotto il 20,9%. Il restante 60% si deve accontentare del poco che rimane. Sperando che i pasti della Caritas, grazie alla meritoria e molto appariscente opera della Lisi, nel futuro siano triplicati, possiamo aspettare il sedicesimo progetto per il ..Lungomare. Chi diventa Sindaco se lo aggiudica, poi farà la fine delle "sorelle" Murri e Novarese o meglio del Teatro e Questura e per usare un linguaggio sportivo sempre fallimentare ..i Campi della Gaiofana. Per fortuna il Fulgor è quasi pronto.

P.S.
Però al Cancelliere la Signora Ferrero fa meno "senso" di tante ministre e deputatesse "superindennizzate"