venerdì 29 maggio 2015

Somiglianze&Differenze

Le corazzate informative del Pd si stanno dividendo il campo d'azione. Mentre Repubblica con l'instancabile pompaggio dei tre governi dell'inciucio terminati nel renzismo come moderna rappresentazione dell'odiato berlusconismo, si occupa della quotidiana difesa del bulletto toscano, l'Espresso memore di una antica tradizione d'assalto si spinge.. oltre. Quasi vergognandosi dell'accompagno di un democristiano molto simile agli aborriti Fanfani, Andreotti, Gava e forse Pomicino, ha iniziato una campagna giornalistica a più ampio raggio. Breve sunto per arrivare al commento di un recente ed interessante articolo che affronta un tema a me molto caro: che fine fa o farà il M5S? Per una volta non ironizzo sulle fortunate carriere di personaggi che senza Grillo rimanevano anonimi disoccupati nel mare nostrum ormai stracolmo, ma della strategia che il Duo ed il Pentadirettorio, da loro nominato, saranno costretti ad affrontare. Non bastano gli evviva o quanto siete bravi che la famiglia Cecchetti non lesina al pari di quelle ridicole manifestazioni di accompagno agli altri eletti di quelli che attendono il turno. Una politica di breve durata anche fastidiosa perfino per le modeste intelligenze presenti ed adoranti. La vittoria di Podemos in Spagna pone l'interrogativo come urgente. La composizione di questa forza politica è "molto" simile alla fortunata ed insperata infornata di nove milioni di cittadini votanti per l'invenzione di Grillo nell'aprile di due anni fa. Sembra passato un secolo. Quel MoVimento ormai appartiene al passato, non volendo adeguarsi, corre la certezza di spegnersi, pur alimentato dalla vergognosa presenza del renzismo. Punti di contatto: Lotta alla casta e alla corruzione. Superamento di destra e sinistra. Contrapposizione a entrambi i poli. Radicalità del conflitto e del posizionamento. Reddito minimo, opposizione al fiscal compact e al pareggio di bilancio. Superamento dei vecchi blocchi sociali. Grande attenzione al precariato e alle nuove forme di lavoro. Interesse verso i flessibili e le nuove generazioni escluse. Coinvolgimento nelle lotte locali, comprese quelle di tipo ambientale, come le grandi opere. Superamento della vecchia forma partito e voto on line. Uso dei nuovi media e della Rete per la comunicazione e il coinvolgimento, oltre che per le decisioni politiche. Arriviamo alle Differenze che rendono le Somiglianze quasi ininfluenti per un futuro comune: La Casta non è solo quella politica, quanto l'intreccio di politica e poteri economici, di partitocrati ed élite del Paese che è tale per patrimonio e reddito. Conflitto sociale come elemento portante. Fino qui siamo nel sopportabile e comprensibile ma arriviamo al dirimente: Uno non vale uno. Podemos ha fatto un congresso e ha creato al suo interno cariche formali di partito a livello locale e nazionale, elette dalla base ma con autonomia operativa, finché sono in carica, con limite a due mandati. Nessuna ambiguità di carica. La catena di comando in Podemos è chiara e determinata dalle cariche elettive di cui sopra: non esistono un Grillo o un Casaleggio che esercitano forme di potere o di "suasion" senza cariche formali e statutarie. Uso diverso della democrazia diretta. Podemos, al contrario del M5S, ha delegato a tre diverse società esterne e indipendenti la gestione e la verifica delle votazioni on line e non ha mai usato la Rete per espellere suoi esponenti. Podemos ritiene possibile e anzi.. auspicabile arrivare al governo nazionale o a quelli locali tramite alleanze, anziché puntare al 51 per cento da solo. Le alleanze però devono essere programmatiche, concordate in trasparenza e sottoposte al voto on line degli iscritti. Podemos si professa fortemente europeista, nel senso di Altiero Spinelli e chiede quindi una vera federazione con istituzioni democratiche elette dai cittadini. Non pone nemmeno come ipotesi la questione dell'uscita dall'euro. Mentre il M5S è nato con i meet-up e corre gli stessi rischi di frantumazione o divisione che queste fragili organizzazioni stanno subendo. Anche a Rimini. Podemos è la declinazione partitica delle manifestazioni di massa in piazza del maggio 2011, quelle degli Indignados. Il suoi leader sono nati nelle facoltà di studi sociopolitici di Madrid e nelle esperienze di lotta dei Social forum non attraverso un Blog politico-commerciale. Anche Podemos è postideologico, tuttavia richiama sempre i suoi ispiratori di pensiero come Pasolini, Gramsci, Spinelli, Laclau, Mouffe, assenti nel M5S, eccetto il grande Cardone e per fortuna. Sono sufficienti le ragioni per cominciare una riflessione o Ghinelli non vuole? Ad Affronte va bene così, lo capisco benissimo.