martedì 26 maggio 2015

Distratti, ma ci sveglieremo presto..

Abbiamo già notato come gli italiani si erano molto distratti per quanto riguarda le loro condizioni economiche nonostante ormai un quarto di essi sia da “Caritas”. Complice una stampa assolutamente incredibile nel suo appiattimento sul potere, come dicevamo pochi giorni fa non si parla nemmeno del maxi aumento IVA già previsto per giugno. Ma vi sono altri aspetti meno clamorosi, ma non meno importanti su cui si tace e si fa finta di non vedere. Ma il conto arriverà. Il primo è quasi ridicolo: a chi va in farmacia i solerti e benemeriti addetti chiedono educatamente se intendono “passare” il tesserino sanitario. Lo fanno giustamente per dovere eppure si sa già che nel 2015 le spese sanitarie non saranno ammesse più in detrazione. Quindi non solo si costringono i farmacisti e gli utenti ad un adempimento inutile ma li si prende anche per i fondelli. Più grave è la questione dello spread, parolina fatale ai tempi di Berlusconi e ora volutamente dimenticata. Dimenticata ma non di meno ben reale. Tutta la manovra renziana si basava e si basa sulla previsione di un differenziale di interesse tra BTP italiano e BUND tedesco di circa 100/110 punti. In realtà dall’inizio dell’anno questo obiettivo è stato raggiunto e mantenuto per pochissimo tempo. Ora il differenziale viaggia da parecchio tra i 130 e i 150 punti. Ricordiamo che su un debito di 2.200 miliardi di euro uno 0,5% di differenziale significa una decina di miliardi. Altro che tesoretto!
 Behemot