lunedì 11 maggio 2015

Tre settimane

Manca poco alle elezioni regionali. Meno di tre settimane, sempre poche se pensiamo da quanto tempo abbiamo Gnassi e la sua Giunta di fenomeni. Deve avere fatto un bando al pub per l'assunzione. Il migliore sembra davvero quello suggerito da Astolfi. Non parla, fa gli obbligatori selfie, si presenta però alle inaugurazioni con sciarpe e magliette improponibili in qualsiasi contesto che non sia Rimini, ma danni evidenti non li combina. Tanto la sua delega è nelle mani di Ermeti. Il costo dei voli di stato e propaganda segnala quanto siano importanti le consultazioni regionali. Ha promesso un 6-1 come il Bayern, una volta, anche qui si gioca molto. Sono successe tante cose in queste settimane: contestazioni su tutte le piazze e città, lo sciopero della scuola che ha potuto proseguire le lezioni solo grazie all'Agnese, il ritorno del Banana, l'addio di Civati con un seguito mostruoso e la Moretti che non sfonda come la Boschi. La vittoria con l'Italicum ha avuto come corredo l'addio di Pippo che per una volta "lo fa". Quanto costerà in termini elettorali? La robaccia tipicamente campana che si sta consumando con la candidatura di un "non eleggibile " contornato da esponenti che definirli fascisti si corre il rischio di offendere la memoria di Almirante, forse permetterà di vincere ma il prezzo sarà alto. Simone Bertozzi dei Padulli vuole fare lo sciopero della..sete. Del resto tra i democratici c’è la percezione che Renzi potrebbe gridare vittoria solo nel caso in cui rubasse almeno una delle due regioni al centrodestra. Il premier, che usa voli di stato per andare in Trentino Alto-Adige, ha annunciato lo scorso aprile in visita a Mestre che tornerà altre due volte nel nord est per dare manforte alla sua candidata. Le piazze sono indigeste. Gli appuntamenti, però non sono ancora stati messi in scaletta. Ma la bomba pronta ad esplodere socialmente è data dalla sentenza della Consulta. Se si gioca anche il consenso dei pensionati oltre a quello della scuola allora il pericolo di una trombatura magari anticipata da qualche colpo senatoriale può farsi serio. Sono curioso di sapere, nel caso, a chi Mattarella darà l'incarico..in silenzio. Forse nel Patto della Cassata c'è scritto. Sono sicuro che avrà un passato ed un presente democristiano. Tanto per rimanere nell'ambito della sinistra.