mercoledì 12 aprile 2017

Destra o Sinistra??

La domanda che oggi tutti si fanno è questa: il Movimento abbraccerà la destra populista alla Le Pen oppure tenterà un incontro ravvicinato con la costola di sinistra piddina? Sembra che il giornalismo nostrano sia immerso nel tentativo di dare una risposta all'impossibile domanda. La sinistra ci pensa da tempo, la componente meno affascinata dal bulletto, ha capito che senza o contro il M5S non vanno da nessuna parte che non sia una sterile opposizione, con la certezza di rianimare il Banana. Timidi tentativi di avvicinamento ai grillini sono affiorati in qualche intervista, subito soffocati da polemiche interne e spesso meritate ironie. Poi sono arrivate le "intercettazioni" taroccate per fare tana libera ..Papà Renzi. A Genova tutto sommato è andata bene, ci ha pensato il Tribunale più veloce d'Italia. Per non aspettare venti anni una sentenza ti devi dichiarare attivista, candidata sindaco o.. amministratore di Rimini. La fase pionieristica del movimento è destinata a finire. L'organizzazione nella sua voluta impostazione dirigista deve lasciare il campo a normali e moderne forme di partecipazione che non siano i gazebi di Ghinelli spacciati per quartieri ambulanti. Il personale deve avere una formazione, non è un delitto se qualcuno la possiede. Uno non vale ..uno. Eccetto qualche raro caso non ho visto fenomeni emergenti. I Due Di alla conta finale hanno creato più problemi di quanti siano stati in grado di risolvere. L'affabulazione non può essere un esclusivo merito. Se gratti sotto non c'è niente. I problemi sono sempre più numerosi quando affronti le elezioni locali. Prevale conoscenza dei problemi e dei cittadini. Rimangono però forti dicotomie sui temi "dividenti". Allora o ti rifugi nei vaccini, scie chimiche, acqua pubblica e rusco differenziato o sono guai, con forti divisioni culturali. Il miscuglio è vittorioso in campo nazionale, debolissimo su base locale. Non basta che in ogni caso (sempre) sia meglio di quello che gli altri (PD) mostrano. Ho letto che sono in tanti che si candidano al ruolo di improvvisati guru, da destra e sinistra. L'unico indispensabile è Grillo, gli altri possono essere cambiati come delle Sarti. Non hanno lasciato tracce percorribili, solo il reddito personale ha subito una accelerazione borsistica. Ad ogni "scandalo" locale si levano le voci degli apostoli della prima ora come fosse stata diversa dalle ultime (ore). Non capisco però l'amico Camporesi, dedica gran parte del suo tempo politico alla denigrazione di Beppe, dimenticando (?) Gnassi, ricordando però (pericolosamente) Cagnoni. Senza la sua appartenenza al movimento, con una salutare esperienza consiliare, nessuno si sarebbe accorto di lui e non avrebbe preso nemmeno l'ultimo risicato 5%. Non puoi pensare di avere un successo duraturo e credibile continuando a interpretare il Pizzarotti de noiatri. E' vero che Rimini non ha nessuna possibilità di essere cambiata con lo strumento elettivo. Ci vorrebbe un cartello in grado di competere con quello "consacrato" ormai da venti anni. Vendono e comprano tutti e tutto. L'ultima novità sono i finti profughi mescolati con sinti e rom. Finito il mattone, la fantasia cooperativa ha prodotto il turismo "tutto l'anno". Finalmente abbiamo la destagionalizzazione. Fiera e Palas servono a poco, a meno che non si pensi ad una esposizione del nuovo prodotto. 

PS La "fine" della Carim non interessa a nessuno nel Palazzo? Sembra uno scalo..bancario.