venerdì 14 aprile 2017

George Soros

Tra causa filantropica e spregiudicatezza finanziaria si inserisce la vicenda di George Soros. In più di duemila file consultabili su DCLeaks, si documenta il sistema con cui il miliardario “avrebbe” cercato di condizionare i risultati negli Stati Europei in cui si è votato nel 2014, nel contrastare tutti quei partiti anti-europeisti, per favorire politiche di integrazione relative ai migranti. Oppure nella gestione diretta, attraverso le sue associazioni, di rivolte sparse per il mondo, tra cui ad esempio in Ucraina, con una consistente elargizione di fondi in favore dell'aborto, dell'eutanasia e dei diritti LGBT. Ha lottato contro il governo serbo di Milosevic, finanziato le rivoluzioni nell’Europa dell’Est, le Pussy Riot contro Vladimir Putin, sostenuto le Femen nelle loro contestazioni, organizzato il GayFest in Bulgaria, formato i blogger durante le primavere arabe. Nel 2005 dichiarava: “Le mie fondazioni sono attive nella formazione da oltre 25 anni di un piccolo gruppo di giovani Rom che sanno conservare la propria identità e persino rompere gli stereotipi ostili da parte di coloro con cui interagiscono. "Con la Banca Mondiale, abbiamo creato il Fondo per l’istruzione dei Rom nel 2005”, oppure lo troviamo in appoggio diretto a Hillary Clinton (costato 8 milioni di euro) contro la discesa in campo di Donald Trump. Così nel 2004, quando aveva fatto di tutto per non far vincere George Bush. Intanto in Ungheria, Viktor Orban, sta cercando di mettere al bando tutte le associazioni che si occupano di diritti civili, con la scusa di colpire il magnate suo conterraneo, accusandolo di essere al servizio dei poteri forti globali mondiali. Da pochi giorni è rimbalzata la notizia che voglia chiudere pure la Central European University,l’ateneo di Budapest: fondata nel 1991 dallo stesso Soros. Sempre attraverso le sue associazioni, si dice abbia sostenuto economicamente la protesta per gridare «Not my president» contro Trump. I più maliziosi parlano di 15 e 20 dollari l’ora panini e bibite gratis per i manifestanti, da Portland a Oakland a Seattle dove la cultura di sinistra è più radicale. Alla “Democratic Alliance” organizzazione che coordina i finanziamenti di discreti magnate liberal vi era palesemente pure lui in qualità di magnate ebreo ungherese e dove i democratici hanno criticato la strategia con cui è stata condotta la rivolta troppo indirizzata alla mobilitazione dei giovani e delle minoranze e troppo poco verso i lavoratori bianchi. A poco più di un mese dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca, sul sito Change.org è circolata la petizione on-line, in cui si chiede al presidente degli Stati Uniti addirittura di espellerlo dal Paese, L’autrice, Vanessa Feltner, ha chiesto a Trump di privarlo della cittadinanza statunitense in quanto finanzia le proteste, con l’unico obiettivo di dividere la società, «è un mostro senza cuore in grado di distruggere il mondo intero per sottometterci alle sue condizioni», ha dichiarato la Feltner. In Italia durante il premio Terzani a George Soros, Casa Pound con uno striscione intonava: «Immorale premiare uno sciacallo della finanza mondiale». «Riteniamo assurdo che chi ha messo in ginocchio la finanza mondiale assieme a Rothschild a Rockfeller e ad altri “squali”, sia premiato in uno deI festival economico-sociali piú rilevanti della Regione», Nel frattempo a metà Maggio del 2013 George Soros aveva aumentato il suo patrimonio in oro con l’acquisto di 25,2 milioni di dollari, mantenendo una quota di 32 milioni di dollari investiti in miniere e con 2.666.000 azioni per un valore di 70,4 milioni di dollari. Insomma per farla breve il Fondo Soros saliva a 239,2 milioni di dollari di investimenti in oro! Ma chi è George Soros oltre ad essere il fondatore della “Open Society”, un istituto “filantropico” che tutela la democrazia nel mondo, i diritti dell’uomo e le riforme economiche, sociali e legali? ………..(segue)
 L'INNOMINATO!