martedì 4 aprile 2017

La Lingua e il Dente

Ebbene "la lingua batte dove il dente duole". La sosta al semaforo è una cosa meravigliosa: oggi tutto dice "slow", calma, calma, a morire ci arriviamo tutti. Mangiare lentamente, mobilità dolce, ti prendi i tuoi tempi al semaforo, io sono capace di mandare una mail, 4-5 sms, chiamare casa, fissare un appuntamento, ma sono tante e tante le cose che persone creative possono fare fra due verdi: voi non avete idea! Dunque a mio sentire ha fatto proprio una cappella Gnassi con quello stupido ponte su via Roma, con sontuoso palco di demoniache corna (che fanno sembrare il luogo a giudicare dai rendering come l'accesso all'inferno, da girarci un horror, come si dice a Rimini per mandarci qualcuno ma va a "porta inferi"). E' fatto come un ponte fluviale diciamo pure su un piccolo torrente ma di fatto esso è un "sovrappasso ciclopedonale". Stupido? Certo in quanto l'ultima cosa in ordine di importanza, a meno che tu non voglia agevolare il traffico in direzione vecchia fiera e contestualmente prendendo due piccioni con una fava,  eliminare l'ennesimo parcheggio pro centro. Io questo non lo insinuo e parlo come si dice "per assurdo", tipo "ipotesi fantasiose destituite di ogni fondamento", no, non sono cose che penso, lungi da me, relata refero, riporto inverosimili risibili rumors, ma che fantasia la gente!. L'ultima cosa da farsi sarebbe stata risolvere il problema delle auto che devono giustamente fermarsi qualche minuto per far passare ciclopedoni e mentre questo atto che ti fa smadonnare certamente se tua hai fretta, ti ricorda al tempo stesso che la città tangente alle mura NON è un circuito. Se hai il piedino facile sull'acceleratore vai sfogarti in un autodromo, diversamente rischi di uccidere o di morire o ambedue. Non voglio dire che gli automobilisti siano tutti cattivi, ce ne sono dei buoni e meno buoni, gli investimenti di pedoni e cicli tuttavia sono tanti quindi bastone e carota: occorre tenere le briglie corte, sanzionarlo una tantum non per spennarlo ma per fagli capire, capire che deve andare piano in centro, massima severità e rigore (a me ex. piace, miei gusti, l'agente che ti ferma se vai forte, ray ban a specchio calati sugli occhi, stivali neri, e che ti fa pentire se ti pizzica andare forte o fare un dritto a un rosso, modello USA diciamo così) come si dice "tolleranza zero". L'urgenza per Rimini, prima del sovrappasso, prima del Galli, prima del Fulgor, prima del Castello sarebbe stata mettersi lì a risolvere la questione "Transito sul Ponte di Tiberio I sec. d. C.: quali alternative?". Eppure qui passano Sovrintendenti, Ministri, funzionari dei beni culturali ed esperti d'Arte chiarissimi nonché presidente e assessori regionali e nessuno dico nessuno si meraviglia che unico caso al mondo per unire due parti di città ci serviamo di un ponte di epoca romana passandoci sopra con la macchina: possibile?? Ricordiamo anche che questa massiccia antica consunta vestigia simbolo di Rimini DOPO l'Arco in passato, era bi-direzionale. Poi divenne direzione Ancona-Ravenna, infine assetto attuale mono-direzionale Ravenna-Ancona. Ci sarà un'alternativa non costosissima fare una cosa che si integri col paesaggio e garantisca flusso auto nelle due direzioni o vogliamo forse passarci sopra altri 2000 anni!? Quella avrebbe dovuto essere la prima cosa nelle agende del Sindaco quando si insediò. Quello dovrebbe ricordarci il Ministro, il Sovrintendente, ma anche il Prefetto direi: fate-un-ponte-lì, non andate a cercare di spendere soldi! 

Zobeta