venerdì 7 aprile 2017

Toilette open air

Ebbene Signori il Mondo è fatto a incastro: per ogni carnefice c'è una vittima, per ogni povero c'è un benefattore, per ogni masochista c'è un sadico, per ogni guardone c'è un esibizionista, per ogni puttana c'è un cliente, per ogni artista c'è un mecenate, per ogni scrittore in erba c'è un editore che lo spennerà per pubblicargli la sua opera prima, eccetera eccetera eccetera. Venendo all'uopo sono iniziati in stazione FS Rimini i lavori a quell'osceno immobile che fa bella mostra di sè cartolina di Rimini da anni ai turisti che quivi arrivano. Esso insiste su un piazzale che è un parcheggio in parte di proprietà delle Ferrovie e che dovrebbe diventare la prima fermata del famigerato trc. Sia il piazzale, sia l'immobile, che occupano un'area molto vasta sullo spigolo monte della ferrovia fra Piazzale C. Battisti e Via Roma sono uno spettacolo osceno, un vaso di pandora che sembra custodire tutti i mali e i disagi della città. Detto piazzale è egemonizzato da sbandati e clochard, che sono piuttosto abbandonati a sè stessi, fatto salvo il passaggio serale dell'APG XXIII che carica nel pulmino quegli homeless messi peggio, scegliendoli come vacche al pascolo fra decine, scegliendo quelli che appaiono più provati, quasi sul punto di lasciare questa valle di lacrime e li sgrava per una notte dal passarla en-plein-air. Il problema di questo piazzale non finisce coi senzatetto: esso è anche una gigantesca latrina, probabilmente la più grande della Regione è questo è un primato del quale evidentemente si farebbe a meno. Con i primi soli d'aprile l'urina evapora e i coraggiosi che lo attraversano nelle ore morte di rientro dalla stazione o ivi diretti quando non si trovano letteralmente di fronte a uno sbandato che sta scusate se posso dire "cagando" fra 2 auto, sono investiti da un olezzo di urina da perdere i sensi. Non solo, non è infrequente imbattersi in 3-4 persone (chi non piscia in compagnia) che ostentano a chi passa il loro atto deiettorio fisiologico nonché l'organo escretore a uomini e donne, pensando forse che qualcuno in mezzo a quelli che transitano che transitano per questo disgraziatissimo piazzale non gradisca tale vista. Inoltre, esso è pieno dei resti dei borseggi che il parterre di ladruncoli che operano in Stazione, sui treni, sui bus lasciano dopo aver preso il prendibile ossia i contanti e talora gioielli o carte di credito. Ora dicevo si è iniziato a metter mano a questo immobile ma il piazzale resta la latrina che sommariamente ho descritto, molto sgradevole e anche pericoloso da attraversare di sera come ben sa chi ivi parcheggia o transita quindi sarebbe ora metter mano a tutta l'area non solo all'immobile Globo, sotto il profilo della Sicurezza, della Pulizia, dell'Estetica. La stazione è dotata di bagni pubblici ma sono fuori mano, a pagamento e pochi se ne servono. La questione bagni pubblici è sempre piuttosto difficile da affrontare per ogni città, anche in passato ma credo che questa cosa non sia più procrastinabile a Rimini, perché ho citato la stazione ma problemi analoghi sono in Centro e d'estate al mare. Gli unici bagni realizzati e pagati in centro sono chiusi da anni.
Zobeta