domenica 2 aprile 2017

I Bandi di A Te Faz

Sul blog curiale, diventato quello "ufficiale" dei resti del Pd in abiti gnassiani, ho letto un badogliano comunicato stampa di A Te Faz, al secolo (nostro) deputato naturalmente renziano. L'onorevole è stato insignito per meriti turistici, abitando a S.Ermete, del titolo di "Relatore" di una fantomatica Legge Delega per il riordino delle concessioni demaniali. Salto il pugnettoso preambolo, quasi insultante anche una pallida conoscenza delle norme in materia, creato ad arte e lista per le allodole civiche che hanno beccato e concesso voto e maggioranza a Rimini. Non commento la solita piangina sulle 30 mila imprese del settore, riconoscendo però che dopo tredici anni dalla Direttiva Bolkestein i governi, più o meno uguali nei colori e giuda, sono riusciti a produrre due rinvii, condannati dall'Europa. Vengono riconosciute le lauree e master in brandine e rastrellatura, con punti speciali per le annuali imbiancature, promettendo certezze agli operatori votanti. Viene riconosciuto anche anche il valore delle imprese, desunto dalle dichiarazioni dei redditi o dai passaggi di proprietà (milionari) degli anni passati. Il tutto, secondo l'inarrivabile A Te Faz (anche stavolta), per favorire l'innovazione di una delle aree più retrive e reazionarie della nostra industria e (soprattutto) per "non" nominare mai gli inevitabili e obbligatori Bandi. Un consiglio ai pochi piddini rimasti, in attesa di una sempre più rara poltrona familiare: votate Orlando se proprio non ce la fate a votare Emiliano. Rimarrà come prima ma vi salvate almeno la coscienza.