martedì 18 aprile 2017

I Rompicoglioni Pasquali

Pasqua: "rompicoglioni", così i bagnini chiamano i turisti di aprile per loro fuori stagione visto che non ci guadagnano un euro e se li trovano a ciondolare per i bagni mentre stanno ancora allestendo la spiaggia per i mesi estivi, quando ogni giorno li ricoprirà d'oro e potranno Vendere l'Ombra un tot al cm quadro. Epiteto alla faccia della celebrata ospitalità romagnola che in questo caso sembrerebbe piuttosto un "basta chi 'i pega". Comunque sia: gente se n'è vista, forse meno di altri anni ma discreto colpo d'occhio, anche se come si dice... "Pasqua alta, il ciel l'aiuta" e quest'anno abbiamo avuto la Pasqua alta e alte anche le temperature almeno nei giorni precedenti, quindi si aspettava tanta gente. Inoltre, non dimentichiamo per richiamare una vicenda di Nera che ha scosso la Bassa: c'è "Igor" in giro, uno che ti spara basta lo guardi storto, la zona sotto il Delta del Po e fra il Savio e il Reno è presidiata da centinaia di agenti, fenomeno che ha causato come dicono i teorici del turismo un "reballing" o sia uno scassaballe turistico in meta tipica di mezza stagione che ha favorito le zone più a sud, se come si legge, hanno avuto il problema di disdette alberghi causa appunto Igor il killer. Come mors tua vita mea da anni ormai purtroppo aggiungo ci favoriscono gli attentati djihadisti che per ora hanno risparmiato l'Italia, come ci favorisce l'instabilità in Medio Oriente ed in Asia Minore, Estremismo e attentati passati in Nordafrica, il Mediterraneo stesso non più sicuro e pieno di disgraziatissimi migranti in ogni dove, che penalizza ex. la Grecia. Tutti questi fenomeni ci hanno evitato la débacle degli ultimi anni ma occorrerebbe forse svegliarsi. Non credo la Riviera possa contare in eterno su situazioni contingenti o difficoltà altrui, riducendosi sempre più a un turismo di poche pretese: i palloncini rosa, i fuochi, le patatine unte, la pizzetta a 1,50 euro, l'acqua al market bangla a 0,50, l'affare della vita, il finto Rolex dal vucumprà etc., o finiremo a ospitare solo migranti, al netto di tante cose buone che comunque ci sono e non intendo, come si dice, buttare il bambino con l'acqua sporca. Se non ti svegli quella è la strada che si intravede e anche l'albergatore chiude, cambia mestiere o apre altrove che je frega in fondo, quattrini ne ha fatti nei decenni passati. Occorrerebbe forse Piano Marshall a livello nazionale come salvi le banche, salvi il I distretto turistico italiano. Invece provincia della provincia non abbiamo la mano santa che spreca ormai 10 miliardi per il Mose, dobbiamo pagare noi 300 mln a Hera per avere un mare pulito "forse, e chi può dirlo, io non te l'ho promesso" e accontentare la multiutility (che il correttore multilingue in qualche modo sconfessa segnalandomi il vocabolo come inesistente) per vie legittime ma che passano attraverso partiti e politica. Il mio parere è: chi si è messo alla guida non funziona, inteso come classe dirigente politica, non ha idee, capacità, originalità e non ha le mani libere soprattutto, se anche sapesse fare, ma non sa fare (basti guardare il pasticcio del parco del mare: una frase scappata in campagna elettorale che diventa Dogma da realizzarsi a ogni costo. Quando mai qui c'è stato un parco se è posto di ex paludi, pirati, anatre, rane e pantegane?) Preso per buono che il suo compito sia il timone turistico, come dire che il Sindaco di Venezia sta tutti i giorni dietro al turismo o quello di Torino stava dietro alle vendite delle Fiat, non potrebbe fare, sia perché deve sempre rispondere a qualcuno in ambito politico, sia perché deve tener d'occhio il consenso, personale e di partito. Questo si potrebbe chiamare ripescando formula nota "il pessimismo della ragione" sul nostro futuro turistico se non si cambia. In fondo a ben vedere soffriamo dello stesso male di cui soffre l'Italia. 
 Normam Alex Zobeta