lunedì 10 aprile 2017

La Pasqua dei Voucher

Siamo arrivati stancamente, con un Renzi ancora tra le palle, alla Pasqua dei Voucher. Una delle invenzioni più dannose nei mille giorni del bulletto. La Cgil ringrazia, ha permesso al segretario Urbinati, una specie di Magrini in versione sindacale, di trovare finalmente un nemico: Pizzolante. I compari di maggioranza civica di Gnassi, dopo avere provocato le dimissioni notarili della Tosi, pensano di avere uno spazio politico infinitamente superiore ai voti demaniali. A Rimini è andata bene grazie al terrorista Bolkestein e qualche incauta promessa sepolta sotto la sabbia dei desideri e nel lungomare dei pub. Stessa lista. Graziano Urbinati, segretario provinciale della Cgil, in attesa della diversa collocazione, una volta spettante, si arroga il merito di avere provocato la caduta dei voucher come vincitore del referendum. Una mossa alla Pannella. Avrebbe ragione da vendere, se non militasse nelle vicinanze del Pd, quando afferma che i "mini contratti" proposti da Pizzolante, sono una vergogna peggiore del buco da riparare. Ci prepariamo alla solita Pasqua, il mio meteo, a differenza di quello della Rinaldis, non dice bene per il prossimo ponte, mentre i due giornali superstiti fanno a gara nell'annunciare alberghi aperti e esauriti. Siamo a mille, non comunicate i prezzi, i finti profughi sono una concorrenza temibile.