venerdì 21 aprile 2017

Fare Cassa

Non c'è tanta dietrologia che si possa fare rispetto alla ormai certa vendita di una parte del pacchetto azionario di Hera in portafogli alla Holding del Comune: semplicemente vendono per fare cassa, perché il titolo è oggi ai massimi sebbene negli ultimi 4-5 giorni abbia lasciato sul terreno qualcosa visto che era arrivato a 2,70 e questa Giunta ha avuto in "eredità" il pacchetto dalle amministrazioni precedenti. L'accordo mi pare risalga circa al 2001 e quando si insediò la prima Giunta Gnassi (2011) il titolo era poco sopra a 1 €. Venderlo oggi a 2,50 o 2,70 o quello che sarà rappresenta una grossa tentazione per chiunque detenga queste azioni, anche Trieste mi pare venda una parte per fare cassa sebbene il target price medio termine sia individuato in 3,1 €, così leggo; comunque, per inciso, nessun analista consiglia di vendere anzi, di incrementare o tenere il titolo. Ciò anche e soprattutto alla luce del fatto che il titolo ha perso durante quasi tutto il 2016 ed era arrivato a dicembre a toccare quota 1,60 cosa che sicuramente deve aver impensierito gli azionisti, e ora in 4 mesi ha riguadagnato quanto aveva perso in un anno quindi si pensa a vendere, queste io credo siano le ragioni. Ma una maggioranza evidentemente non può permettersi di operare in borsa con i quattrini che ricordiamo non sono suoi ma della città che amministra. Pur lasciando agli analisti di borsa questo compito si può dire che Hera gode di ottima salute, ha tutti i conti in regola, i fondamentali buoni e da fine scorso anno come ricordato ha iniziato un'ascesa di cui non conosco le ragioni che le ha fatto recuperare tutto quello che aveva perso e sembra puntare, leggo, al target di 3,1 €, quindi il Comune per rimediare qualche milione vende parte di quello che ha ereditato per arrivare dove non arriva, asfaltare strade etc io credo, anche se, ripeto gli analisti di Borsa s-consigliano di vendere adesso. Ricordiamo che noi siamo azionisti e clienti di Hera e che i dividendi di cui tanto si parla sono quattrini nostri che il Comune incamera oltre le imposte che incassa anche per erogarci servizi e oltre quello che noi paghiamo a Hera in modo diretto o indiretto. A guadagnare sui servizi che Hera ci eroga, non è soltanto il Comune, al chè uno pensa: dovrebbe andare in pareggio sull'acqua o sui rifiuti oppure restituisce i dividendi che matura su quei titoli uno a uno ai cittadini, ma anche gli azionisti privati guadagnano sui servizi che il Comune (acqua rifiuti o quant'altro non so) eroga tramite Hera, visto che una quota notevole delle azioni è sul mercato detenuta da "privati". Su questi servizi percepiscono dividendi. Io non sarei entrato (2002) in questa cosa. Non siamo forse capaci di organizzare un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e gestirci fogne ed acqua, abbiamo bisogno di far guadagnare il Mercato perché a Bologna quella volta fu stabilito che dovevamo entrarci (senza richiamare poi i termini dell'accordo ossia quante azioni abbiamo ottenuto e in cambio di cosa?), Nessuno può dire se le azioni di Hera fra un anno varranno 5 euro o torneranno sotto i 2 euro quindi come sempre in Borsa è una scommessa che si fa vendere ora puntando sulla perdita di valore del titolo. Scommessa che io suppongo sia stata suggerita da esperti e fondata su intuito, esperienza, competenza, anche se come ripeto 9 su 10 analisti consigliano oggi di tenere il titolo. Qualcuno (ex. il consigliere Mauro, Sovranista) vorrebbe vendere tutto il pacchetto azionario per controllare meglio chi ti eroga il servizio. Altri (Pecci, Lega) dicono non vendere nulla perché è un impoverimento del Comune anche se invero vendere a questi prezzi il controvalore delle azioni che ti restano è quantomeno pari o probabilmente maggiore di quello che hai ereditato dalla precedente amministrazione, sempre che il titolo poi non scenda. Fosse per me, venderei tutto il prima possibile e manderei a cacare la multitutiliy che poi non ha manovalanza: appalta tutto, cosa che potemmo fare tranquillamente noi come facevamo precedentemente, senza mantenere con retribuzioni a 6 zeri sia i vertici di Hera, sia tutto il suo apparato fatto perlopiù di colletti bianchi che una fognatura nemmeno l'hanno mai vista, sia gli azionisti privati, sia tutto il parterre di sub-sub-appaltatori, recidendo ogni rapporto anche perché un Comune per me non dovrebbe operare in Borsa, anche se parliamo di un caso particolare e non di titoli qualunque. Ricordo anche che inizialmente Hera si prese in carico tutto, incluso il verde pubblico da cui in seguito uscì, e le fu consentito, perché evidentemente, altra ragione non vedo, andava in perdita in quei settori quantomeno nella onerosissima e rognosissima manutenzione del verde che infatti ci è rimasta come si dice oltralpe "sulla gobba" con Anthea e le sue "erbe erranti". 
PS In foto è evidenziato l'exploit di HERA ultimo quadrimestre dopo la discesa dei mesi precedenti)
 A.S.