sabato 8 aprile 2017

Veri Riccionesi

Nemmeno dirlo, lungi da me fare campagna per la Tosi, ma i veri riccionesi votano Noi Riccionesi, ossia la lista guidata dalla Tosi, se voti altra lista fai tornare Riccione un sobborgo di Rimini come è stata prima e anche dopo la separazione amministrativa. Faccio un esempio emblematico della cosa: durante l'inaugurazione della sede e della campagna elettorale del candidato Pd Vescovi, alla quale per motivi non noti era presente anche l'Onorevole Arlotti (forse, azzardo, facente le veci anche di chi NON avrebbe potuto presenziare perché stizzito, deluso, amareggiato) a dare benedizione nazionale ed ufficialità alla cosa, è calato da Rimini Gnassi ed ha rubato la scena alla candidata con un pistolotto di mezz'ora lasciando soltanto pochi minuti alla Sabri. E allora se il buon giorno si vede dal mattino sperate nel meglio ma preparatevi al peggio amici del arcionesi, o sia a tornare sotto l'amorevole cappella riminese a beccarvi tutto quello che si decide a Rimini che poi si decide a Bologna che poi lo decide il Pd di Bologna e quello nazionale, come in Regione fu deliberato il Trc che vi ha devastato la città. E se domani vi diranno che occorre fare un altro Trc per collegare Riccione a Cattolica (costo stimato 50 milioni ma saranno molti di più, deliberato molto tempo fa) si passa alla fase due e non ci saranno Concite che tengono. Vi beccate il raddoppio dell'abominevole struttura: altro muro, altro abbattimento di "alberi secolari", altri espropri. Un muro che come saprete oggi con la Grande Muraglia Cinese unica struttura terrestre come vuole leggenda metropolitana non sappiamo se vero E' VISIBILE DALLA LUNA: una grande pubblicità per marziani, lunatici, venusiani, extraterrestri in genere che vagano per lo spazio e che vi troverete a riempirvi gli alberghi. Gnassi si è materializzato come detto in carne ed ossa ad egemonizzare la kermesse di apertura, il primo aprile scorso. E è partito con la consueta, rodata scaletta: che dobbiamo fare sistema che i campanili servono per salirci sopra e dialogare fra cittadini di diverse città (con un megafono), che siamo "tuti fratéli", che Rimini e Riccione "una faccia una razza", che il capitolo Tosi è chiuso, che si rientra nell'Ortodossia, che dobbiamo fare sistema, che Piero, Leonardo, Matteo de' Pasti, il Galli restituito... Chicca finale prima di lasciare la Perla Verde a bordo della sua fiammeggiante bici, visto con questi occhi, si è recato a prelevare un'ampolla dell'acqua del Rio Melo per poi gettarla nel Marecchia in zona borgo San Giuliano a simboleggiare che per voi la pacchia dell'indipendenza e dell'autonomia è terminata: tutto tornerà come prima, anzi peggio e il giorno dopo La Vittoria... guai ai vinti!
AA