lunedì 27 gennaio 2014

Un Badile

Il bravo onorevole cittadino Di Battista Alessandro ha ricevuto applausi scroscianti dalla platea dell'unico Servizio Pubblico televisivo. Qualcuno può avanzare il sospetto che gli invitati siano stati scelti accuratamente tra i nove milioni di cittadini votanti il M5S, come fa Gnassi con la sua Giunta. Di Battista ha esordito stupendamente " Non vengo volentieri in tv e non sono venuto qui a dire mezze verità” Applausi anche dal Carlino. Contro il passato e il presente di Giorgio Napolitano che non stimo e rivendico il diritto di non stimare, contro il Pd che fa accordi con il Pdl. Lo votavo, poi mi sono disintossicato. Contro Silvio Berlusconi, il principale condannato dello schieramento a noi avverso, contro Matteo Renzi che è una persona intellettualmente timida, pensa di avere l’intelligenza diabolica di Berlusconi, ma non ha quelle capacità. Contro i ministri Cancellieri e De Girolamo. Ribadisce la linea oltranzista del M5S, contraria ad accordi o compromessi con altri partiti, mentre il Pd e il Pdl sono d’accordo da sempre. Napolitano è un presidente che sancisce gli inciuci da sempre. Noi siamo stanchi anche di parlare di Berlusconi, lo tenete in vita voi giornalisti ( non Santoro) che continuate sempre a nominarlo. Lo tiene in vita il Pd trattandolo sempre con i guanti, inciuciando, concludendo accordi, trattandolo con un cucchiaino. Mi fermo, mentre l'onorevole ha continuato nel copione che sembra diventato di tutti, dopo le prime imbarazzanti esibizioni. Devo dire che al termine della goduta visione, ho fatto alcune riflessioni che desidero condividere. La struttura formativa e culturale del MoVimento è splendidamente attrezzata per colpire, molte volte affondare. Nel Blog di Grillo al mattino credo siano costretti a tirare a sorte i coglioni che quotidianamente vengono citati e sbeffeggiati. Una impresa tanto facile quanto redditizia elettoralmente. In questo momento serve la demolizione dei nemici che si sono coalizzati. Hanno confezionato una legge per inculare l'unica forza d'opposizione. Pagheranno dazio, però per loro la strada è obbligata. Ha ragione Beppe o si vince o si va a casa. Se i cittadini immersi nella tragedia italica che assomiglia sempre più a quella argentina più che alla spagnola o greca, non riescono a compiere l'unico gesto politico prima di quello tragico del suicidio, concedendo al MoVimento l'ultima speranza, meglio smettere. Cosa dovrà succedere di peggio in futuro che non sia già successo? Qualcuno crede ancora ai Saccomanni o ai due democristiani che si contendono i resti del governo e del Paese? Esiste una chiara percezione di quello che ci circonda e ci assale? Avete un pallida idea di quale sia lo stato della nostra Città? Cosa sia rimasto intatto imprenditorialmente? Quanto potranno durare le bugie e le verità nascoste per mascherare un fallimento colossale? Nessuno pensa che mentre spugnettiamo con le parole, un'opera tanto stupida quanto costosa viene realizzata? Costerà molto più dei 120 milioni previsti. Non hanno conteggiato, nel Trc del cazzo, tutte le opere di urbanizzazione e servizi necessari, ai quali si dovranno aggiungere, come per il Teatro, costi di gestione milionari. Il Trc di Dalprato ogni anno ci costerà come una stupenda scuola mai realizzata. Provate a fare una elementare somma dei debiti circolanti o di quanto le tasse comunali incidano nei bilanci familiari che non siano delle due famiglie politiche riminesi. Il bravo di Di Battista ha detto che per il letame dell'immoralità ci vuole il badile, anche per i nostri debiti. 

P.S.
Il Sigep un successo in..nero