giovedì 16 gennaio 2014

La Repubblica di Renzie

Lo scontro tra i due democristiani di lotta e governo si può anche leggere sul web senza pagare. Ho visto una statistica di regime per cui la diffusione dei giornali nel 2013 ha superato (sic!!!) i dati dell'anno precedente. Non finisce quì lo scandalo informativo che subiamo, la stessa fonte dichiara che tutti i giornali di governo sono in ascesa, solo il Fatto perfino Quotidiano è in forte discesa. La comica finale come nei discorsi di Letta, arriva quando la velina aggiunge che l'Unità una volta di Gramsci oggi di Speranza, ha avuto un aumento del 34%. Non basterà una sana e doverosa rivoluzione, con il proporzionale li "costringeremo" a rifare il terzo inciucio, molto peggiore degli altri, si sono allenati. Ho anche l'impressione, se non intervengono naturali eventi, che il Tutor sia sempre lo stesso. Anche Cagnoni ha battuto il record di..Bokassa. Resiste a tutto, piloni, debiti, royalties, convention, la sua assicurazione si chiama Vasco. Hanno sempre insultato il Movimento per avere una organizzazione padronale, nel momento nel quale Grillo&Casaleggio vengono messi sul barcone dei perdenti, l'accusa diventa di ammutinamento. Repubblica continua imperterrita nella campagna Renziana, perdono un ministro al giorno, l'ultima vittima, prima dell'Alfano precipitato nel Ligrestismo, si chiama De Girolamo, una meravigliosa creatura metà piddina e metà perdente alfanoide. Ho ascoltato sulla Rete Uno della radio di regime un dibattito tra Alfano e un Renziano mentre si accusavano spassosamente a vicenda, ricordando i rispettivi indagati giornalieri. Un delirio. I due Demo si incontrano e scontrano a giornali pari. La redazione di Rep è spaccata tra i fedeli di Barbapapà che spingono per mantenere NipoteLetta inventato da N.. su preciso mandato tedesco e l'altra corrente Annunziatina che vuole arrivare presto al Renzismo, come ultima medicina politica. La lettura del Sito di Repubblica è un godimento, si salvano nel corner grillino, trovando sempre qualche presunta nefandezza. Non comprate più quei giornali, lo ha detto anche Grillo, io ho smesso di farlo da dieci anni. Era stata la mia lettura preferita negli altri quaranta. Dell'Unità leggevo solo Fortebraccio. Ogni giorno la stampa di regime annuncia le gesta del Santino di Firenze, sembra che i cittadini gigliati non sentano la mancanza del Sindaco, sono abituati. Noi sentiamo invece fortemente la..presenza. Ci girano le Ruote. Renzie è sceso in politica per annunciare nuovi miracoli al Paese in declino, riesce con la complicità scandalosa delle radio e televisioni di stato ad occupare ogni giorno i programmi pagati con il nostro canone. Posso ricordare analoghi esemplari: Mario Segni e Mario Monti od il dimenticato Antonio Di Pietro, un Presidente mancato, angelo vendicatore e risanatore morale del Paese. Non se ne parla più come fosse un Mps. Il Corrierone della moglie di NipoteLetta ancora insiste nella sempre più debole copertura del secondo fallimento quirinalizio, mentre La Stampa pensa giustamente a Marchionne, solo lui riesce ancora a farli sopravvivere, se era per John Elkann la Fiat faceva la fine della Juve del suo Cobolli Gigli. Il popolo di finta sinistra, che si riconosce nel quotidiano-partito creato da Scalfari, sembra gradire poco il giubilo con cui la Repubblica accompagna le eroiche gesta di Fonzie. Basta parlare con un qualsiasi giornalaio per comprendere di quanto siano calate le vendite negli ultimi due anni, le fotocopie locali neanche in omaggio bar riescono a farsi leggere. L'economista Luigi Zingales ricorda che l'euro è un progetto analogo alla Conquista del Messico da parte di Cortes che si bruciò le navi alle spalle per impedire ogni tentazione di ritirata ai suoi uomini. Un ritratto tanto veritiero quanto la Foto di Gnassi Hulk.