giovedì 30 gennaio 2014

Il Termometro

Repubblica è il Termometro del Pd oltre ad esserne il Vangelo. La divisione quasi perfetta tra Renziani e Napolitani, all'interno del giornale che non ha mai indovinato un Premier tra quelli, tutti, pronosticati, permette una lettura, sul web, illuminante la situazione del casino democratico. Fonzie si gioca tutto e fa bene, male che vada per i fiorentini, torna a fare il lavoro che non ha mai fatto in questi anni. Lo scontro è duro e quello che si raggiunge, dopo di due ore drammatiche di assemblea nel gruppo Pd, è al massimo una tregua armata. Renzi arriva alla sala Berlinguer (sic) alle nove di sera e pretende che i suoi deputati obbediscano alla disciplina imposta dal Nazareno e aiutino il segretario a chiudere l'accordo con Berlusconi. Ritirano tutti gli emendamenti, seguiti da Braveheart Cuperlo. Un pò di rumore, ma la sala apparentemente ubbidisce. Se non accettate questa richiesta, salta l'accordo con Berlusconi e io non potrò tacere di chi sarà stata la responsabilità. Tutto resterà come prima e sarà stata vostra la colpa di aver fatto saltare la legislatura. Nessun ultimatum, ma vi chiedo di lasciarmi trattare ancora con Berlusconi, mi piace, ci sono portato, voglio dietro... tutto il Pd. La cosa che sta più a cuore a tutti i democratici anti-Renzi è che, dalla trattativa, esca fuori una norma di salvaguardia che dia la certezza di evitare il voto anticipato in primavera dando così una polizza elettorale che copre i 315 sodali dei Petitti&Arlotti 18 mila euro. La riunione si chiude con un armistizio. In cambio di un ritiro «tecnico» degli emendamenti, Renzi ha proseguito la trattativa con Berlusconi e Verdini. In particolare su tre punti. Aumentare dal 35 al 37 per cento la soglia per ottenere il premio di maggioranza, ottenere le primarie per legge, lasciare al Viminale il compito di comporre la mappa dei collegi (ci vogliono almeno due mesi). Anche perché sul premio di maggioranza tutti confermano che sia entrato in campo un..vecchissimo giocatore. Il capo dello Stato riferiscono era molto perplesso su quel 35%, ritenendo la soglia di accesso al premio troppo bassa. Solo la Grecia ha un premio di maggioranza al 15%. Noi abbiamo tutte le assonanze con la Patria di Ulisse e dei Proci. Per la prima volta dopo nove anni tutti i sondaggisti e perfino Ipr Marketing quelli che rompono le palle ai cittadini riccionesi chiedendo chi vogliono al posto di..Pironi, danno il Pd, loro committente, in decisa..discesa. Per cominciare un grosso Sindaco a 5 Stelle in Viale Ceccarini starebbe...bene.