Sono sul piede di guerra i rivabellesi o rivabelliani non so per me
quella è tutta "barafonda" fino a San Giuliano incluso hanno
costituito un comitato. Si accorgono nella imminenza della chiusura
che la loro vita cambierà da così a così. Ed è già cambiata per
esempio per gli esercenti della zona, per i bimbi e gli insegnanti
delle Dante: sto parlando di smog, signori: pm10, pm2,5, biossido di
azoto, ozono, metalli pesanti, monossido di carbonio dunque!? S'è
visto qualche tecnico Arpa, si è vista l'assessore Visintin? Non
risulta: risulta una camera a gas a levante e a ponente del ponte.
Quindi dicevamo comprendono ora che il senso unico alternato "ce n'est
q'un début" rispetto alla chiusura. Ora se chi ha incanalato Ausa e
Marecchia facendoli sfociare lì, il Regime, si è curato di farvi un
ponte quando addirittura ancora non esisteva via Coletti e vi si
accedeva da Carlo Zavagli-Monfalcone perchè questi signori che
governano la città da decenni hanno speso centinaia di milioni in
opere non-indispensabili (Teatro Galli, Ponte a 5 stelle a S.Ermete,
ciclabile di una stagione...) non hanno rimediato 2 lire per fare un
ponte e aggiungo: ma con tutti gli edìli disoccupati che ci sono, le
decine e decine di tecnici comunali e provinciali ingegneri, geometri,
periti edìli etc. ma ci vuol tanto a tirar su, emergenza! un
cacchio di ponte, la più classica delle infrastrutture che saprebbe
progettare un geometra di 5a tipo, almeno, "come mi viene"!?
Prof. A. Amati