giovedì 6 marzo 2014
Figli della Lupa
Matteo lascia stare Beppe, non sfidarlo sul suo terreno, sei un dilettante anche nei twittii. Non avevo visto il video della coreana manifestazione a Raiti con i bambini che avevano preparato l'inno per il terzo premier dell'inciucio: Grande Bellezza. Uno spaccato dell'Italia fonziana, merita il premio per la migliore marketta, neanche il Carlino riesce a fare tanto per Gnassi. "Matteo! Matteo! Matteo!" ricorda, in peggio e in grottesco, gli incontri di Mussolini con i figli della Lupa: "Facciamo un salto/ Battiam le mani/ Ti salutiamo tutti insieme Presidente Renzi/ Muoviam la testa/ Facciamo festa/ A braccia aperte ti diciamo "benvenuto al Raiti" Ha messo in palio per le scuole italiane cadenti e gocciolanti, due miliardi. Un preside o direttore twitta e lui arriva saltellante tra gli studenti. Non ha fatto in tempo a promettere soldi alle scuole che il cattivo Rhen gli ha ricordato, come Unicredit a Cagnoni, i debiti non onorati alla Padrona Merkel. Si è zittito, consolandosi tra le braccia di Alfano. Non gli è andata bene nemmeno la prima promessa per marzo. Il Pregiudicarellum è stato bersagliato per il momento solo da trenta franchi tiratori. Lo aiuta Beppe con la terza epurazione, tanto per fare capire che con la necessaria spending review pentastellata il Senato è inutile. Faranno un altro sondaggio per vedere se rimane qualcosa da comprare. Siamo ai saldi parlamentari, tutti corroborati da robuste dosi di pentimento grillino ed angoscianti lacrime sul passato. La banca del parlamento rilascia ogni mese attestati e bonus da ventimila euro, diarie piene di vergogna. Meglio che andare a lavorare in ..Cameroun o tornare in fonderia, vero Arlotti? Berlusca&Renzie, devono portare a casa il risultato della legge elettorale a qualunque costo. Il Maestro e Margherita sono specialisti nell'arte di contar frottole. La legge elettorale sarà fatta solo per la Camera, il Senato è escluso perché, a detta loro, comunque sarà eliminato. Se, quando e come non lo sa nessuno. Per eliminarlo bisogna cambiare la Costituzione, quindi alle calende greche. L'economia sta andando a rotoli e la crisi non aspetta, Fonzie è già precipitato nella farsa che la sua dimensione politica prevede. E' stato scelto per disperazione non per convinzione. I risultati delle ridicole primarie lo confermano. La paura li spinge a premiare il nuovo, che significa quelli che ancora non hanno fallito. Tutti personaggini che solo qualche anno fa erano comparse silenziose. A Rimini non sanno come disfarsi del nostro Fonzie.