sabato 8 marzo 2014

Succede a Rimini ...Solo

"La Procura di Rimini indaga sul Palacongressi di Rimini Fiera. Il sistema fieristico e congressuale di Rimini sta affogando nei debiti. Ammonta a oltre 107 milioni di €uro l’esposizione con gli istituti di credito accumulata dalle società della galassia Rimini Fiera”. Questo titola Il Sole 24 Ore del 7 marzo 2014, Impresa e Territori, nell’articolo a firma Natascia Ronchetti. Conoscendo la situazione, dal 13 febbraio 2014 la minoranza aveva richiesto un Consiglio tematico sul problema, convocato poi per il giovedì 6marzo2014. Ma quel giovedì nero, la “maggioranza” non si è presentata nell’aula del Consiglio. Ha convocato invece una conferenza stampa spiegando che l’azione voleva solo porre l’accento che si stava abusando dei “Consigli Tematici” per i problemi della nostra città e testuale (da NewsRimini): “Finora abbiamo sempre garantito lo svolgersi dei consigli tematici con la nostra presenza” - spiega Agosta - “Ma adesso basta con le sedute che sono cassa di risonanza per consiglieri e formazioni politiche”. Tale dichiarazione è contraria a quanto previsto dal D.Lgs.267/2000, art.39 comma 2: “Il presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.” La Democrazia pretende che le materie importanti siano discusse in Consiglio. Chi ha avuto la delega per governare la città deve sempre responsabilmente partecipare alle convocazioni del Consiglio, come previsto dall’art. 6 comma 5 dello Statuto Comunale e dall’art . 14 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale, e non violando le regole per una discutibile “manovra politica” che offende solo i cittadini. Inoltre, non importa se i consiglieri che hanno disertato il Consiglio Comunale non saranno pagati. I Consiglieri dell’opposizione che diligentemente si sono presentati saranno giustamente pagati (come ha un costo anche l’intera struttura a supporto del Consiglio), e la causa di questo spreco di denaro pubblico, visto che la seduta è stata annullata, è da attribuire alla maggioranza, cioè a coloro che hanno il dovere di governare la città nell’interesse dei cittadini. L’azione messa in atto, contro la discussione in Consiglio Comunale sulla situazione debitoria di Palacongressi e Fiera e la presentazione di due proposte avanzate dalla minoranza, sembra avere tutt’altro sapore, come se i giochi fossero già stati decisi, come se in sostanza si stia già “svendendo” il “congressuale-fieristico” di Rimini.
 Walter Moretti Rimini, 8 marzo 2014