mercoledì 3 dicembre 2014

La Qualità di Gnassi

Sembra lo facciano apposta. A dispetto dell'incessante, avvilente, ininterrotta campagna di stampa delle quattro fotocopie, con o senza panino giornalistico, la qualità della vita riminese scende pericolosamente. Grazie Gnassi. Non possono nemmeno accampare le solite scuse del taroccaggio dei dati che non conterebbero le presenze estive malavitose. Il turismo è sparito, sono rimasti i delinquenti. Al mio Prefetto preferito concedo, se posso, un neanche troppo modesto consiglio: mi sembra si sia esposto troppo. Tutti i problemi e gli scandali riminesi, sempre mescolati, l'hanno visto protagonista in assenza della rappresentanza istituzionale. Nel caso più brutto e pericoloso, per il momento solo strutturalmente, l'unico al quale sembra interessare il destino dello scalo è il Dottor Palomba, gli altri ciurlano nel manico o peggio nel bando. Ogni giorno riserva una sorpresa. Siamo cresciuti nel "Tempo Libero" e scesi nella Sicurezza. Certo che le notizie che ci lanciano i giornali non sembrano alimentare speranze. Meni una poliziotta ed esci poco dopo, significa che per rimanere dentro devi essere innocente fino a prova contraria? Sono talmente troppi i delinquenti che devono associarsi in bande. Sulle puttane ci presentiamo sempre ai posti di rilievo, nonostante la crisi. Dicono siano arrivati ai saldi orali. Tutti i sindaci italiani sono sotto schiaffo, eccetto quelli fortunati del trentino. Ai più famosi ed insultati come Marino e Pisapia imputano una scarsa attenzione alle banlieu di casa loro, le periferie si rivoltano, i sindaci metropolitani guardano e pensano solo agli specchietti per le allodole ancora votanti: i Centri Storici. Il nostro irascibile Primo Cittadino, ormai più famoso per le sfuriate che per le delibere approvate, invece persegue una controtendenza comica nel suo volontario masochismo. Guarda con esasperata attenzione un ristretto Triangolone di territorio che punta Nud e Crud con ai lati Lungomare e Pub del Porto, intesi come aree dello spettacolo. Miramare e Viserba possono anche morire, lo stanno facendo in silenzio, rotto solo dai miagolii del Morollino Buono a... Provate a pensare all'intelligenza di una amministrazione che spinge alla sparizione del mercato fisso ed ambulante proprio dal nostro meraviglioso Centro, al punto che mantenere il titolo di "storico" suona come una beffa ed ingiuria. Nel frattempo a Rimini, città che "storicamente" aveva resistito più delle altre all'invasione della grande distribuzione, vengono iniettate punture sempre più letali per il poco commercio ancora esistente. Mai visto lavori tanto veloci come quelli della demolizione della vecchia Fiera. Sta scadendo qualche cambiale?