lunedì 1 dicembre 2014

Pentiti&Incazzati

La soluzione imposta da Grillo di un raffazzonato Direttorio, fiancheggiatore del Blog nella gestione del M5S, ha rappresentato la classica stronzata che ha fatto traboccare il vaso gonfio da tempo. La struttura incomprensibile e l'organizzazione inesistente avevano permesso di condurre a piacimento la "maggiore" forza politica italiana. Anche se il termine non piace alla romana Taverna. A me non piace lei, siamo abbondantemente pari. Massimo Artini non è più un esponente del Movimento Cinque Stelle. Vicepresidente della commissione Difesa, tra i parlamentari più attivi nel Palazzo e sul territorio, è stato espulso al termine di un discusso (?) voto in Rete. Ufficialmente paga la mancata restituzione di settemila euro dallo stipendio da deputato. Tutte falsità racconta. Ho restituito oltre sessantamila euro, figuriamoci se il problema sono quei soldi. Il motivo della sua epurazione è evidentemente diverso. Artini racconta di essere finito al centro delle polemiche per aver criticato il metodo ufficiale di rendicontazione degli stipendi. Probabilmente anche per aver fatto autocritica dopo il magro risultato elettorale alle Regionali. Per fortuna non sono mai riuscito ad iscrivermi, in ogni caso mi sarei cacciato da solo. Troppo distanti queste assurde modalità di conduzione rispetto alla classica politica. E' un MoVimento per talebani alle prime esperienze disposti a perdonare ed ingoiare in attesa di essere premiati. A Rimini la fortuna si è espressa al meglio del peggio. Cosa succederà. Da niente come sperano tanti, a tutto. O si arriva ad una lenta estinzione, mangiarsi nove milioni è compito duro in tempi rapidi. Ci vorranno mesi e qualche consultazione elettorale. Rimarranno cespugli nella giungla italiana, duri e puri che romperanno i coglioni con il moralismo ad intermittenza. Oppure il M5S si sfrangerà in mille rivoli di natura locale, agili liste civiche con naturale autonomia territoriale. Non credo all'ipotesi di farne un partito. Sarebbe il congresso più comico mai visto. Si sentono degli eroi perchè tirano su un gazebo o fanno volantinaggi per farsi eleggere. Noi che veniamo da decenni di distribuzioni dell'Unità, migliaia di festival allestiti, riunioni di caseggiato e vera..politica, ci sentiamo offesi da questi presuntuosetti dell'ultima ora beneficiati da uno dei migliori comici da piazza. Senza Grillo, la Sarti, Affronte e Sensoli sarebbero normali cittadini che magari conoscono la differenza tra un cocalo ed un'anguilla. Quello che però mi fa imbestialire è la chiarezza con la quale si esprimono i "cacciati". L’interesse di chi gestisce il blog è solo fare click, mantenere i 20 milioni di utenti unici a settimana, queste sono state le ultime parole di Artini. Ma come, sei uno dei padri fondatori del MoVimento come Camporesi e queste cose le riveli adesso? Una componente disgustosa di pretismo a 5 stelle. Subito dopo il voto nazionale la mandria dei fortunati vincitori era corsa ad omaggiare l'inventore del giochino politico vittorioso. Le pugnette sono cominciate subito dopo per i soldi. La decisione di far votare in Rete le espulsioni nasceva dal fatto che l’assemblea dei parlamentari non avrebbe mai fatto quel tipo di scelta. Non siamo alla caduta dell'impero, ma di una autentica farsa che ha coinvolto milioni di cittadini. La class action non la faranno gli avvocati, ma gli elettori. Un bel pacco di voti li hanno già ripresi e portati a ..casa. Andate a Parma, città stupenda, la Friburgo del MoVimento