lunedì 4 maggio 2015

Il Tesoretto di Gnassi

Se vuoi leggere qualcosa di intelligentemente "critico" sul Comune di Rimini hai poche alternative, partendo dalla certezza che le tre testate locali servono ormai per conoscere la farmacia aperta. Sempre tu non abbia l'App scaricata. Non voglio fare autopromozione del tipo siamo i primi e rimaniamo i migliori. Parlo del nostro Blog, diventato una cooperativa di consumo delle poche intelligenze a disposizione per cambiare la Città e del concorrente, all'opposizione, Rimini 2.0. L'impostazione è infinitamente migliore, uguale a NewsRimini, curiale ed amoroso con Gnassi, però gli articoli.. competono. Leggo, leggiamo spesso cosa scrivono. Mettono in bella, argomenti che trattiamo forse con troppa insistenza da almeno dieci anni. Sembra che dietro ci sia la volontà di fare nascere una Lista chiamata Dreamini. Un kennedismo applicato alla nostra morente città. Bello il logo, difficile se non impossibile la riuscita. La storia insegna che per cacciare i padroni del Lungomare occorre la riunione di tutte le forze d'opposizione. Non puoi prescindere dalle due che da sole ti portano almeno un terzo della metà dei cittadini forse votanti. Parlo anche per il mio Morollino, di Lega e M5S. Il Pd va al ballottaggio, un'assioma ormai conclamato. Con chi? Non ci sono dubbi che se non ci fossero ancora tanti Cecchetti sparsi, il M5Stelle sarebbe la forza con la quale il Pd dovrebbe confrontarsi e sarebbe davvero dura. Intanto devono trovare un candidato ma con le farsesche modalità è impossibile. Poi dotarsi di una organizzazione..vietata per la Legge di Grillo. La Lega, almeno da noi, non ha ancora la forza e l'affidabilità di governo. Prenderà un mare nostrum di voti. Ed allora la Petitti dormirà sonni sereni con il suo Bernabè sotto l'ala vincente di Melucci? La mia previsione, reduce dalla visione dell'inaugurazione dell'Expò e dall'intervista di quel fenomeno del ministro Orlando è che vinceranno ancora. A meno che.. Questa sempre più eterea probabilità, la classica cruna dell'ago, ha diverse possibilità di successo che devi inventare adesso. Un impegno della forza "ballottante" con le altre per una unione di fatto. Dopo. A Riccione hanno fatto l'esatto contrario, ma avevano un elemento unificante come il Trc ed un candidato..forte. A Rimini si dividono anche sul Lungomare, il Regno di Gnassi. Mario Ferri ha avuto sempre un pallino fin da quando faceva il ministro locale delle finanze di Chicchi: la privatizzazione. Ha venduto tutto quello che poteva, nel tempo di vacche quasi obese. Le vecchie municipalizzate trasformate in Spa e poi alienate (con bando) al "migliore" offerente. Sempre con il benestare dell'ultracomunista Sindaco. Fu l'inizio della svendita del patrimonio comunale e la nascita nel mercato protetto dal Pci/Pds/Ds/ Pd del mostro Hera. Io sono stato un "liberista" nella chiesa comunista. Una dicotomia pesante, insopportabile. Mario Ferri insiste con la sua cura. Solo che le medicine sono scadute nel prezzo. La sua spinta privatizzazione per salvare la Fiera e il figlioletto Palas, dai debiti e dall'escussione del pegno da parte di Unicredit, è una svendita, un saldo disperato per chiusura dell'attività. Caro Mario Ferri pensi sempre all'arabo o il tailandese per sperare che ti regalino 150 milioni per due catorci strutturali come quelli rimasti? Faccio questa osservazione perchè ho letto sempre sul magnifico Rimini 2.0 un'interessante ma non nuovo articolo che parla di un "tesoretto" per Gnassi. Ferri ha fatto una somma, indicando in 150 milioni l'incasso per la vendita delle azioni fieristiche, 50 per quelle rimaste di Hera  ed 8 milioni per quelle della Società delle Fonti compreso (in regalo) Bernabè. Non la voglio allungare ancora, ricordo all'amico Ferri che oltre il 20% della compagine fieristica è già in mano private che maledicono il momento nel quale sono state "costrette" a sottoscrivere le azioni. Pensi davvero che esistano altri allocchi in giro? Con un prezzo parametrato agli inesistenti valori patrimoniali indicati da Cagnoni nel suo libro dei sogni? Sul resto chiudo brevemente. Per incassare 8 milioni farai incazzare tutto il vasto movimento (c'era anche Gnassi, elegante come sempre) che difende l'acqua pubblica senza fare distinzioni tra proprietà e gestione? Rimane Hera. Le azioni ancora in possesso si possono vendere a patto che si esca subito da quel meccanismo infernale. Sono diventati i padroni della regione e del Pd, forse non in quest'ordine.