martedì 17 novembre 2015

La Sonia Toni è il.. Movimento

Caro Massimo, da tempo io e te discutiamo e litighiamo sulle reali possibilità del M5S, in particolare a Rimini, città messa molto peggio della "dissacrata" Capitale. Lo scontrino dimenticato di Marino è una quisquiglia rispetto ai milioni accertati e volati sulle piste del Fellini. E le lettere di patronage in quale cerchio penale le vuoi inserire: stolti o furbi? Le nostre "lunghe" militanze politiche ci permettono di osservare e comprendere che con quelle persone così strutturate sia "proibitivo" conquistare il Palazzo Garampi. Non è che gli altri siano messi meglio. Però loro rispettano la scelta di non governare. Fa ancora parte fondante dei patti riminesi, con Fiera e Palas come doni gestionali oltre a contorni sociali, scolastici e..sportivi. Il tuo tentativo di realizzare una forza con programmi e candidati atti ed utili per governare si scontra con una cerchia non numerosa ma agguerrita buona ad,..,erigere gazebi. Con l'amministrare non ci vanno nemmeno vicino. Mille iniziative, promesse, accuse, denunce e sono ancora al palo. Ripeto non esiste una città pronta per essere ribaltata come Rimini. La lettera della Sonia Toni ha l'unico difetto di alzare il velo dell'ipocrisia: fotoshop, cartelli, slogan che scimmiottano (male) quelli di Grillo. Un conto è l'azione politica nazionale nella quale dopo un periodo di sbandamento oggi l'efficacia è dimostrata dalle intenzioni di voto, altro..mestiere è fare l'oppositore locale. La città la devi conoscere e se non hai questa dote, iniziare i confronti con quelli che ci abitano, operano, investono. Ho presenziato a qualche incontro, me ne sono andato più incazzato di prima. Ne ricordo uno (comico) con i bagnini. Alla fine il problema era il Wi-Fi. Capisco la necessità di tenere tutti uniti, ma ti scontri con una piccola cerchia politico- istituzionale con qualche scudiero magari pagato ed in mezzo ci sono quelli che aspettano il loro turno anche giustamente, osservando da vicino la vita dei fortunati. La Toni tocca problemi veri. Tu che vieni da lontano sai bene che in qualsiasi assemblea di base, a fronte di osservazioni mirate, non puoi rispondere con frasi generiche: siamo bravi, abbiamo lavorato bene. I più scafati avrebbero subito tirato in ballo una nomenclatura che per la giovane età del movimento è ancora in costruzione, altri una autolegittimazione, uno dei cancri da estirpare, i più sanguigni di arroganza di potere, anche se piccolo al momento. La Sonia parla di complessità, mentre i suoi interlocutori non cogliendo il significato, compiono azioni scomposte od allusioni bugiarde da pulpiti incredibili. Detta in termini pratici, come piace a me è evidente l'assenza di riferimenti certi: programma, candidati conosciuti e capaci e l'indicazione di un Sindaco che nel gioco è la pedina fondamentale. Da chi sono usciti i nomi apparsi sull'amorevole Resto del Carlino? Non ci vuole molto a capire che sono fughe domestiche, magari interessate. A queste critiche rispondi che non l'hai mai vista tendere il gazebo o discutere nelle assemblee? Non possono nemmeno trascurare che il motivo scatenante la "querelle" sia una bugia senza prove, un'accusa infondata alla Toni di volersi candidare. Se avesse voluto percorrere la "furbesca" strada sarebbe passata da Cardone o
...Tamburini???
Sandro Baschetti

PS Vi ho votato e non ho nessun pentimento, ma non riesco a capire perche a Roma pur avendo Di Maio, Di Battista e perfino la Taverna il candidato, molto probabilmente anche Sindaco, lo sceglie senza tante pugnette il web e non Cardone sul... Porto.