giovedì 12 novembre 2015

Quando il mostro è ancora acceso

Visualizzazione di inceneritore-620x330.jpg

Significa che mangia in abbondanza. Solo poche battute per:
1. elogiare i cittadini virtuosi di Parma che differenziano a manetta e dai quali è sempre bene prendere esempio; 2. invitare a rileggersi la storia della creazione di Ecomondo; fiera nata in origine con il termine Ricicla, ad opera del prof. Morselli, docente di Chimica dell'università di Bologna, che ricevette l'incarico di fondare questo evento proprio da Hera nel 2002 per, così dire, dare una mano di bianco al problema dell'inceneritore di Coriano che già allora suscitava proteste da parte degli ambientalisti che ne conoscevano la reale pericolosità; 3. ricordare che, purtroppo, un impianto di incenerimento progettato per bruciare 130.000 tonnellate di rifiuti l'anno, non può essere affamato altrimenti sarebbe spento quindi, se i cittadini virtuosi di Parma hanno prodotto meno rifiuti significa che in quei forni vengono bruciati rifiuti che arrivano da altri comuni o regioni, il cui risultato, in termini di danni alla salute e all'ambiente, ahimè, non cambia di una virgola. Ora, considerando quanto sopra, un premio come quello generosamente elargito da Ecomondo, suona più come una presa per i fondelli che come un meritato riconoscimento all'impegno della città di Parma.
Sonia Toni 

P.S Approfitto dell'occasione per ricordare a tutti gli eletti/attivisti/simpatizzanti del M5S che noi usufruiamo ancora di un inceneritore che risale agli anni '70, che è già scoppiato una volta, dai cui forni esce cenere tossica a 4 km da Riccione (spiaggia, Acquafan, ecc) e che, già 10 anni fa, ne chiedemmo la sua chiusura raccogliendo più di 3000 firme (ignorate dall'allora presidenza della provincia) insieme al MU di Rimini. Insomma, siamo messi peggio di Parma...