sabato 28 novembre 2015

Piccoli burocrati crescono...

Non c'è Paese al mondo dove un piccolo potente burocrate in pensione abbia il potere di condizionare a suo piacimento una scelta politica che ha effetti devastanti per una città e per il suo territorio. Solo in Italia succede. È l'effetto di quel patto sventurato che lega da decenni in questo territorio la classe politica per sua stessa ammissione sempre più mediocre e una struttura burocratica resa sempre più forte, fino all'arroganza, proprio dall’inferiorità del ceto politico. Via via diventato schiavo dei dirigenti e dei funzionari, gli unici capaci dentro questo meccanismo infernale di assumere una decisione e poi a loro giudizio di interpretarla. Un servaggio, come è noto, pagato caro: non c'è Paese al mondo dove un burocrate guadagni con l'aggiunta della prebende legate a varie consulenze esterne il triplo di un Sindaco e quasi il doppio del presidente di Regione. E’ una riflessione che va fatta e pure in fretta. Perché coinvolge le scelte che servono per emancipare da questo imbarazzante servaggio la nuova classe politica che governerà nei prossimi anni questo territorio. 
Alberto Nardelli