lunedì 16 novembre 2015

Il Movimento, Sonia Toni ed il mistero del Candidato Sindaco

Vi rivelo un segreto. Noi di Citizen sappiamo molte delle cose che scriviamo perché abbiamo un “Soffia” nel Movimento 5 Stelle di Rimini. Sapete cos’è un soffia, no..? Un confidente, un delatore, un informatore, una spia insomma. Quando abbiamo visto ben 4 articoli sul quel che rimane del Carlino e un’eco nazionale della presunta diatriba tra Sonia Toni e il Movimento ci siamo preoccupati. Abbiamo contattato il nostro Soffia per capire se ci aveva nascosto informazioni tanto importanti: Sonia Toni, ex moglie di Grillo Giuseppe, detto Beppe, candidata Sindaco del Movimento di Rimini? Questo è il resoconto dell’incontro segreto con il delatore. Per non annoiare i lettori è stato un po’ romanzato e dunque mi dovete immaginare con un impermeabile nero, un cappello e una sigaretta perennemente accesa tra le labbra. Rimini. Domenica notte. Porto. Il Catafalco metallico della Ruota Panoramica, mezza smontata incombe su di me mentre aspetto. C’è nebbia e se ci fosse il nautofono sembrerebbe un film di spionaggio degli anni 50, o un cartone animato di Scooby Doo (fate voi). Invece il solo disturbo all’atmosfera ovattata sono due gatti che litigano, una prostituta grassa che fa la ruota sotto la ruota e un tale che mi vuol spacciare delle cartoline di seconda mano… dice di chiamarsi Cattelan. Soffia è in ritardo. Come al solito. Dice che lo fa per aumentare il Pathos, che fa parte del suo mestiere. A me fa girare solo le palle, anche perché ai gatti, alla mignotta e allo spacciatore di cartoline si è aggiunto un profugo che chiede insistentemente dove ci si imbarca per tornare a casa. Qui c’è troppa delinquenza. Rimini è così… ti bacia facile, ma poi le puzza l’alito. Inganno il tempo tentando di riprodurre il suono del nautofono con una bottiglia di birra trovata a terra, le soffio nel collo e a momenti non sento il richiamo di chi sto aspettando. A proposito, mi sono dimenticato di dire che lo chiamo Soffia anche perché non sa fischiare, però insiste a farlo e il risultato è quello di uno che soffia forte sulle candeline. Mi accorgo di lui solo quando mi spettina soffiando forte dietro la nuca. “Hei! Maccheccazz…. Sei tu!? Dicevo che era ancora quel rompimaroni di Cattelan” “Non hai sentito il fischio?” – mi chiede sorpreso. “Settimana prossima ti compro un fischietto così la finiamo con sta storia. Senti a me invece. Ma, Sonia Toni si candida Sindaco per il Movimento e non mi dici niente?” – lo riprendo un po’ incazzato – “Mi sa che dobbiamo rivedere il tuo trattamento economico”. “Trattamento cosa…? Ma, se non mi paghi!” “Appunto, potrei cominciare a chiederti dei soldi. Ora basta tergiversare. Dimmi quello che sai di questa storia della Sonia Toni” – chiedo prendendolo per il bavero del suo logoro cappotto da marinaio, che usa solo per gli appuntamenti al Porto. “Sonia chi?” “Toni” “Toni chi?” “L’ex di Grillo” “Non la conosco” “Come non la conosci, se si candida per il Movimento non la conosci?” – incalzo indispettito. “No, guarda, l’ho letto sui giornali, ma dici che è vero?” – chiede curioso. “Lo sto chiedendo io a te deficiente” – lo scuoto per le spalle. “Ascolta.. io sono nel Movimento di Rimini dall’inizio. Abbiamo fatto elezioni Comunali, Nazionali, Europee, Regionali. Abbiamo fatto banchetti informativi ogni fottuto sabato di questi 5 anni. Abbiamo fatto Assemblee aperte ogni lunedì. Abbiamo organizzato eventi, manifestazioni in piazza, catene umane, raccolte di fondi, aperitivi, tombole e pranzi di Natale. Io a questa non l’ho mai vista.” – mi rivela. “Mai..” “Mai nemmeno sentita nominare.” – ribadisce stringendosi nelle spalle e scuotendo la testa in senso di diniego. “Toni Sonia, ex Moglie di Grillo, quella che scrive libri sul perché non c’è più la mezza stagione, quella Sonia Toni lì non si è mai vista. E su che basi afferma che nel Movimento di Rimini non ci sono liste, ne candidati, ne programmi?” – chiedo puntandogli il mio dito inquisitore in direzione del naso. “Non lo so! Glielo avrà detto la sua cartomante.. oppure.. oppure… e’ un complotto!” – esclama convinto di aver trovato una soluzione che vada bene a tutti – “ A quanto me li fai i complotti?” “Stai buono va là! I complotti non valgono più niente sul mercato. Ormai le verità sono davanti agli occhi di tutti, nessuno nasconde più niente perché tutti si sentono impunibili. Cosa può valere un complotto!?” – Ribatto. “Hai ragione” – conferma sconsolato – “vabbeh… abbiamo finito qui?” “No, aspetta. Il Nome della Toni non è uscito da solo. A dispetto del fatto che presentare la moglie di Grillo sarebbe un atto di nepotismo mediatico, qualche sciroccato pensa che questa sia una soluzione praticabile.” – Ipotizzo. “Dunque?” “Dunque usiamo la tattica de “la prima gallina che canta ha fatto l’uovo” . Ossia” – comincio a spiegare per interrompere l’espressione interdetta del Soffia” – il primo che sostiene anche privatamente che si possa fare è il colpevole. Chiaro?” “E se quello lo fa dire ad un altro…?” “E a chi lo dovrebbe far dire visto che tra di voi non la conosce nessuno? Adesso vai, che non ci devono vedere insieme. Settimana prossima passa al negozio “tutto a 1€” che ti lascio un fischietto pagato”. Il Soffia fa un passo indietro e sparisce nella nebbia. Alzo il bavero del mio impermeabile e fendo lo stesso muro impenetrabile in direzione della macchina. Durante il tragitto appaiono e scompaiono scene in una dissolvenza quasi cinematografica. I due gatti che litigano sono in realtà un sudamericano e uno slavo che hanno pisciato sullo stesso palo e si sono bagnati reciprocamente i pantaloni per colpa della nebbia. Il tale delle cartoline ha beccato un tizio ben vestito che gli sta ordinando qualsiasi cosa, basta che sia disposto ad ascoltare la sua storia fatta di puntini sull’asse dell’Adriatico e castelli che parlano con teatri. La mignotta che fa la ruota sotto la ruota non la vedo più, ma ho sentito un tonfo nell’acqua. Rimini è così… più ti fa divertire, più ti sta fregando. 
 N.B. Questa è una storia inventata, ma qualsiasi riferimento a cose e persone realmente esistenti… è voluto.