martedì 24 novembre 2015

Onestà dove sei

Senza dubbio il cavallo di battaglia, per il movimento cinque stelle, la sua parola d’ordine, è sempre stata ONESTA’. Vediamo nel tempo come sia andata evolvendosi perché, se non inquadriamo bene questo termine, potremmo andare incontro a varie interpretazioni. Il significato che subito salta alla mente è quello riferito al politico che è disonesto quando altera dati o fatti, al fine di trarne un proprio tornaconto, anche se spesso i dati e i fatti sono interpretabili, e quindi non bisogna abusare di questo facile giudizio. E di contro il politico corrotto non è solo disonesto, piuttosto con questa sua condotta si macchia di un crimine, commette un reato, e le sue azioni entrano nella sfera dell'illegalità. Anzi, tacciandolo solo di disonestà, gli si fa a volte un favore. E il politico che non mantiene le promesse? Concentriamoci allora sulle evoluzioni di questa parola nel tempo. Il termine onestà non si può tradurre solo con quello di legalità perché ci sono anche atti disonesti che sono legalmente indifferenti. Dunque ? Un legame lo possiamo trovare unito al senso più ampio di giustizia, com'è definito nella enciclopedia Treccani: “La disposizione di animo di un comportamento di chi è onesto, di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, astenendosi da azioni riprovevoli contro il prossimo “. Ma la stessa etimologia della parola ci fa vedere la correlazione tra onestà e onore. Infatti, nell’antichità l’honestus veniva identificato con colui che rappresentava l'onore. Ad esempio Cicerone e molti autori latini, fanno riferimento al greco kalon, ossia al bello morale, all'insieme delle virtù o alla virtù stessa, più consono alla filosofia tradizionale. Designa l'onorevole, ovvero, chi, avendo una carica pubblica e agendo in modo appropriato gode di rispetto e buona reputazione; da qui in poi notiamo bene che vi sono miscelate anche altre qualità. Ma la storia del vocabolo è ancora più complessa e denota una differenza anche di tipo sessuale. Indica la virtù della donna onesta, la vergine intatta, la moglie fedele, esemplare, con il suo carattere fondamentale che è quello di preservare il valore della purezza soprattutto nell’ambito familiare. Solo nell’età moderna neI nuovo rapporto di interscambio economico del mondo-mercato, la parola onestà assume un nuovo connotato. Paradigmatico potrebbe essere il racconto “un caso di coscienza o l’amministratore”, dello scrittore Anthony Trollope contemporaneo di Dickens. Vi si narra che il reverendo Harding, uomo ritenuto onesto dagli ospiti dell'ospizio che gestisce, apprezzato cittadino, si trova additato da un giornalista londinese perché gode di una rendita. Il giornalista mette in dubbio che questa somma che percepisce gli sia dovuta veramente, anzi ipotizza che l'incremento della rendita debba essere ripartito fra gli anziani ospitati. La querelle coinvolge anche avvocati e membri della Chiesa locale gli stessi anziani e i concittadini mettendo tutti in fermento. Il povero reverendo amareggiato e stritolato dalla gogna mediatica, prenderà una decisione che non è quella che vogliono i familiari, ma quella dettata dalla sua coscienza. Quest'opera letteraria sarà sicuramente la prima di una lunga serie basata sulla coscienza personale che segnerà sicuramente il nuovo corso sul concetto di onestà per il politico del terzo millennio che travalica il concetto di onore e quindi della sfera morale per entrare in quello dell’etica. Riassumendo quindi, onesto è chi non mente chi non ruba e non imbroglia e che non si impadronisce del denaro altrui, e chi lo traduce in azione . Su questo possiamo dire chiaramente che il M5S sia stato il primo ed unico che abbia cambiato, almeno nell’immaginario collettivo, la politica senza ma e senza se! 
L'INNOMINATO