sabato 8 ottobre 2016

Battaglia Persa

Ieri durante il Consiglio Comunale le associazioni che tentano di dare una mano alla "feccia" della città, feccia "economica" quelli che non hanno una casa, una macchina, non hanno nulla di nulla, la mattina si alzano e non sanno dove dormiranno, guardano le nuvole nel cielo "pioverà, farà freddo?" e non hanno un franco da sbattere, per un euro ti farebbero o meglio tenterebbero di fare un doppio salto mortale all'indietro, queste associazioni hanno fatto un sit-in nell'area antistante la Sala Ressi in vista di uno sfratto sempre più vicino, sempre più certo dalla ex Anagrafe Civile di via De Warthema ove appunto ospitano e danno una mano a questi nostri fratelli sfortunati che probabilmente sono meno come numero di quanti stipendiati lavorano per il comune ovvero per associazione benefiche o sedicenti, che si occupano di Welfare ma che di questi uomini e queste donne si disinteressano trovandosi misteriosamente essi in un territorio fuori dalla grazia di dio e dalla società civile che tutela anche il cane oggi e domani probabilmente il filo d'erba che schiaccia chi ha la fortuna di poter calpestare un prato e non lo potrà più fare, ma questi nostri consimili mentre si salvano gatti tipicamente intrappolati sugli alberi e cani abbandonati dovranno continuare a morire pian piano "non abbiamo fretta" sembrano dire, di stenti, di freddo, di patologie alcool-correlate. Ma queste associazioni dovranno farsene una ragione LA LORO PURTROPPO E' UNA BATTAGLIA PERSA! Se ne devono andare e se ne andranno per una ragione molto semplice: non solo a Rimini ma in tutta Italia il business degli homeless è in mano a associazioni cattoliche che aborrono all'idea che qualcuno possa attentare al loro monopolio per ragioni simboliche: se lo fa uno, altri potrebbero seguirlo e il business degli abiti usati poi venduti a peso, del tot a pasto di pane acqua poco più contrattato col comune che glielo paga, di centinaia di "associati" che vivono di quello che ricevono per aiutare questi diseredati finirebbe. LA CHIESA VIENE DALLA POVERTA' durante la Funzione passano a chiedere le offerte e sulla Povertà - vecchia questione teologica - vuole il monopolio. Non è affatto casuale che a Rimini l'assessore al Welfare provenga da quegli ambienti clericali, che il Comune indirizzi a quegli ambienti clericali gli homeless e non ai laici servizi sociali e così è quasi sempre stato la povertà estrema la gestisce la Chiesa anche se siamo uno Stato laico e Rimini stessa è piena di testimonianze storiche di come la chiesa abbia sempre avuto la vocazione di occuparsi dei disperati ottenendo in cambio SOVVENZIONI, EREDITA', LASCITI, DONAZIONI. Ieri erano anche orfani, sifilitici, scrofolosi..: le sono rimasti i pezzenti e mai li molleranno a favore di chi li vuole aiutare realmente, ricordiamo infine en passant che qui era Stato della Chiesa, sicchè mai nulla di nuovo sotto il sole.
 A.S.