giovedì 6 ottobre 2016
L' Asilo dell'infanzia... Politica
Lo "scambio" di affettuosi post tra Pizzarotti (non aveva altro da fare?) e la consigliera regionale Sensoli, terrore della malasanità emiliana, assomiglia ad una delle tante dispute tra i nipotini o le quotidiane zuffe negli asili dell'infanzia..politica. Non ho trovato raffronto migliore per la qualità della discussione animata tra un ex in cerca e l'ultima arrivata nel Circo Cardone. Entrambi purtroppo rivestono incarichi istituzionali, confortati dai voti dei cittadini e nel caso del sindaco anche di quelli con meno stelle. Potrei finire dicendo che Pizzarotti conoscendo (benissimo) le regole del movimento sa di essere "fuori", la Sensoli..pure, ma cerca un rientro impossibile (?). Una querelle per qualche titolo, nel momento dell'apertura della caccia al grillino magari (ex) famoso. Le decine di microfoni che affollavano la conferenza di Pizzarotti sono l'ultimo regalo del "suo" movimento. Due personaggi che presto verranno dimenticati. Il Pizza serve adesso. L'altra era inutile anche prima. Nessuno ha però mai pensato a dimettersi. La spiegazione è solo politica, materia credo ostica per entrambi. Pizzarotti (teoricamente) potrebbe svolgere un secondo mandato, il problema è chi lo piglia. Le destre ammettendo esistano ancora, fanno fatica ad eleggere un Zilli, rimane sempre il Pd, la caritas delle liste. Credo però, per quanto messo malissimo, abbia già fatto capire che può perdere anche senza. Si sono ben guardati da farlo passare per un martire di Grillo, lo avrebbero irrobustito. Alla fine può sempre ripetere l'esperienza riminese. Due consiglieri con il parmigiano sono meglio che sconditi. Sulla Sensoli e gli altri due non voglio spendere più aggettivi. Sto aspettando (forse) inutilmente che la "giustizia" pentastellata (lenta) faccia il suo corso. Ho l'impressione però che su una cosa il Pizza abbia ragione: ha accusato la Sensoli e i due furbettini da scalinata, Sarti e Affronte, di non essersi ribellati alla cancellazione della "loro" Lista. Un'altra squallida vicenda che insegna però che a dispetto di tutto (ma proprio tutto) quello che succede nel M5S, i sondaggi lo danno in confortante ascesa. Significa però che anche gli altri sono messi male. Noi compresi.