lunedì 3 ottobre 2016

Renxit

E così un importante appuntamento referendario, è stato personalizzato con poca lungimiranza dal Capo della coalizione politica che attualmente ci governa; quasi un’ordalia di medievale memoria. Il paragone con un altro referendum importante, svoltosi in Gran Bretagna in un recente passato, è d’obbligo; quello che ha sancito l’uscita dalla Comunità Europea. In quel Paese non abbiamo assistito alla pesante interferenza del Primo Ministro, perché la politica ha un altro stile e i denari pubblici un altro peso, e sanno che non si possono sprecare. La campagna elettorale non è stata messa in atto dalla compagine governativa, ma dai partiti favorevoli e contrari. Infine il Primo Ministro ne ha tratto le conclusioni dimettendosi dopo il risultato, e senza avere prima strillato alla luna. Qui invece abbiamo assistito al trascinare oltremodo la data referendaria, per improbabili calcoli di convenienza a favore di una sola parte. Al ridimensionamento di personaggi “ostili” in seno alla televisione pubblica. Alle “tournée” tra il serio e il comico del capo del Governo, e di qualche Ministro coinvolto, sempre a spese degli italiani. Poi si preannunciano semidimissioni o quasi e mai dimissioni, ma sempre nella più totale confusione di chi pianifica le cose alla giornata. L’evocazione del baratro in caso di vittoria del NO, e la marcia indietro (in corsa) sulla legge elettorale dopo avere mostrato i muscoli che non c’erano, e qualche annunciata elemosina qua e là a varie categorie completa il triste teatrino. Gli inglesi con grande coraggio, che non condivido, hanno fatto una precisa scelta; magari sofferta e dolorosa ma coerente con l’etica della loro Politica. Mi auguro che nel nostro caso, gli italiani abbiano il coraggio di affossare questa cosiddetta pasticciata “riforma”, e scritta da persone che non hanno nulla a che vedere con coloro che scrissero la Costituzione; che allora fu elemento di unione e non di divisione del Paese come invece oggi si assiste. Spero che anche gli italiani abbiano il coraggio degli inglesi, ma si comportino in modo incoerente rispetto a questa classe politica priva di qualsiasi etica.
 S. De Vita