martedì 4 ottobre 2016

Usato Sicuro

Pigi Bersani rappresenta la tipologia politica, sempre più rara, dell'usato sicuro. Ho visto (registrata) la trasmissione de La 7. I due personaggi in questione, l'altro è il "Cotto" di Rignano, sono antitetici oggi più di quanto non lo fossero originariamente. Mentre Bersani è nato nella politica che ti costringeva a ragionare, mediare, studiare e confrontarsi, l'ultimo scelta del Quirinale su ordine tedesco, sembrava un recitante dell'Actor's Studio. Occorre premettere che l'ambiente televisivo era uno dei pochi (solo) favorevole a Bersani, nello stesso tempo chiedersi perchè la Tv di Cairo e Formigli favorisca una linea in contrapposizione con quella di regime. Come se il Carlino parlasse male di Gnassi o magari invocasse giustizia rapida. L'aria è cambiata, solo la nomenclatura piddina è rimasta ancorata alla pietosa bugia che la riforma sia innovatrice. Il carburante di questa presa di coscienza nazionale che spinge più forte al sud, è composto dai disastrosi dati economici che nessuno rivela ma il cittadino può riscontrare quotidianamente con la sua Istat personale. L'ultimo giochino verbale del toscano è minacciare il baratro se dovesse vincere (vince) il No. Bersani ha avuto buon gioco dimostrando antico e sperimentato mestiere. Il mondo e nemmeno la povera Italia finisce il giorno dopo.. del 4 dicembre. C'è anzi la speranza o certezza che si debba fare di quel giorno una festa di liberazione da un mai eletto ma inspiegabilmente padrone del Paese per conto terzi. E' già partita la mediazione per il dopo. Difficile un accordo tra Berlusconi (?) e Salvini. Grillo fa paura e non può mettersi d'accordo con nessuno dopo avere mandato a fanculo il povero Bersani allora piangente. Quindi? Scommetto su Prodi. Vi ricordate quando Sarkozy e Merkel sorridevano ironicamente dietro al toupè del Banana. Poco dopo fu fatto fuori a colpi di..spread. A Renzi non l'hanno invitato all'ultimo ballo sul Titanic Europa.